Donata una lampada scialitica all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce

Donata una lampada scialitica all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce

18 Novembre 2022 0 Di Redazione

Si è tenuta ieri mattina, in occasione della Giornata del prematuro, la cerimonia di consegna di una lampada scialitica all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce. La donazione è un’iniziativa dell’Associazione Cuore e mani aperte OdV, un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è anche fondatore e presidente.

Erano presenti il Commissario Straordinario di ASL Lecce, avvocato Stefano Rossi, il dott. Carlo Sabino Leo, e la dottoressa Roberta Tornese dalla direzione sanitaria del presidio ospedaliero, il direttore responsabile f.f. dell’UTIN, dott. Adriano Bove ed i precedenti responsabili dottor Raffaele Longo, la dottoressa Maria Antonietta Pulito e il dottore Fernando del Cuore.

La lampada scialitica è una speciale fonte di luce che permette, in sala operatoria, di illuminare il campo chirurgico in modo uniforme, grazie a un’intersezione di fasci di luce. La caratteristica della lampada scialitica è quella di assicurare un’illuminazione priva di ombre e fredda (priva cioè della radiazione infrarossa che trasmetterebbe calore ai tessuti), agevolando così il lavoro del chirurgo che ha a sua disposizione un campo operatorio chiaro, netto e omogeneo.

Alla cerimonia sono intervenuti i musicisti Ciky Forchetti, Eleonora Pascarelli e Marco Tuma che hanno regalato alcuni minuti di musica ai piccoli degenti del reparto e alle loro mamme.

“Il 17 novembre è una data dedicata a tuti i bambini e le bambine nati prematuri. Una giornata che molte volte è stata per tanti l’inizio difficile di una nuova vita. Un inizio che ha lasciato tutti impreparati e che ha generato paura, confusione e lacrime. Bambini e bambine piccolissimi, che si ha paura anche a sfiorarli per quanto sembrano delicati. Eppure se avvicini il tuo dito alle loro mani, loro lo afferreranno nella stessa maniera con cui si aggrappano alla vita – sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente e fondatore di Cuore e mani aperte OdV ha presentato l’iniziativa -. C’è forza in ogni attimo scandito dal battito del loro cuore. C’è vita nei loro vagiti. C’è vita nel loro guardare con fiducia chi si prende cura di loro. Prendersi cura, tutto passa da qui, da questo riconoscersi cura per l’altro e in questa cura ritrovare la via per l’amore e per la vita. Sapete alle volte i bambini nati prematuri sono considerati più fragili. Crescono più piccoli, sono sottoposti a più controlli, sembrano uccellini adagiati nei loro nidi. Eppure è strano, perché in realtà sono forti. Loro sanno che vogliono vivere e fanno di tutto per riuscirci. Ogni grammo in più è una vittoria e li vedi cambiare giorno dopo giorno fino a diventare bambini che finalmente potranno addormentarsi tra le braccia della mamma ascoltando quel cuore che per mesi li ha cantato una dolce ninna nanna. A questi bambini cantiamo note che sapranno cullarli e ricordare loro che se anche venuti al mondo troppo presto, sono protetti come quando il ventre della loro mamma li avvolgeva e preparava alla vita. In questa giornata speciale verrà donato al reparto di Terapia Intensiva Neonatale una lampada scialitica. Una lampada importantissima durante le operazioni chirurgiche, uno strumento che potrà aiutare la mano del chirurgo ad essere la mano di Dio. Il termine scialitico deriva dal greco e significa ‘privo di ombre’ e lo trovo giusto, perché è esattamente questo che vuole fare, togliere ogni ombra dalla vita dei bambini. Sappiamo che esistono le malattie, il dolore, la morte e troppe assenze alle quali non riusciamo a rassegnarci, ma la solidarietà, l’amore verso l’altro, il prendersi cura, ha questo di speciale, cancella le ombre. Chi da anni ci sostiene e crede in ciò che facciamo, cancella con noi le ombre e di questo e per questo non smetteremo mai di ringraziarli”.

 

 

 

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