Fratelli d’Italia: l’Arpal, l’agenzia che in Puglia crea più precari che lavoro vero

Fratelli d’Italia: l’Arpal, l’agenzia che in Puglia crea più precari che lavoro vero

25 Dicembre 2020 0 Di Redazione

“No alle assunzioni interinali nell’Agenzia regionale Arpal e sì al concorso”. E’ quanto chiedono con una dichiarazione congiunta i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia (Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e il capogruppo Ignazio Zullo).“Formatori, formati che lavorano da anni – e che meno male continueranno (non si sa ancora per quanto) a lavorare, su questo l’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, ha preso un impegno preciso con noi e con il Consiglio regionale – mentre altri precari (236) stanno per essere assunti e un concorso che non si può fare per colpa del Covid: questa è l’Agenzia regionale (ARPAL) che in Puglia non dà lavoro, ma sforna precari scelti sulla base di criteri non sempre oggettivi. Del resto, se non è possibile espletare la selezione concorsuale pubblica, perché quella privata dell’Agenzia interinale dovrebbe essere ammessa: gli assembramenti sono solo per le iniziative pubbliche o sono anche per le iniziative private?
Abbiamo cercato, come Fratelli d’Italia, di fermare questo modo di concepire il Lavoro in Puglia, ma ancora una volta il presidente Michele Emiliano ha preferito avallare i provvedimenti di un ‘direttore generale’ (dalla nomina molto discutibile) già commissario illegittimo. L’Arpal, infatti, vuole “assumere” 236 persone per pochi mesi (riferisce l’assessore Leo) attraverso società di lavoro interinale, nelle more dell’espletamento dei concorsi. Di fatto aggiungerà precari ad altri precari che non sappiamo come saranno scelti, ma soprattutto come saranno formati visto che il Covid sta imponendo in molte amministrazioni lo smart working. Quindi questi nuovi precari a cosa servono? Dove andranno a lavorare?
A questo punto perché non aspettare altri 3/4 mesi, non cambia nulla. Fratelli d’Italia chiede che si facciano i concorsi: ci sono oltre 17.000 persone che hanno chiesto di partecipare. Sono migliaia e migliaia di persone che hanno un’aspettativa. Evitiamo di fare entrare dalla finestra ciò che, invece, un’agenzia che nasce per offrire lavoro e lotta al precariato nasce già con questo aspetto. Del resto visto che l’ARPAL è andata avanti per anni in questa situazione, se lo fa anche per qualche altro mese – in attesa del concorso – non casca il mondo. Di piani industriali e del fabbisogno credo che la Giunta regionale abbia approvato otto o nove delibere da quando si è insediata l’ARPAL, una in più fra qualche mese non cambierà certo il volto occupazionale della nostra regione. A meno che non ci sia altro in ballo… qualche debito elettorale che va pagato, anche con un lavoro precario!”.

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