Gli appuntamenti segnalati nel week-end in provincia di Lecce

Gli appuntamenti segnalati nel week-end in provincia di Lecce

9 Settembre 2023 0 Di Redazione

Circus on Guisnes: una performance tra John Cage e Antonio Verri a San Cesario di Lecce
Oggi, alle ore 21, nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce con “Circus on Guisnes” si conclude la rassegna estiva di Teatri a Sud, progetto ideato e promosso da Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, in collaborazione con l’Università del Salento e le amministrazioni comunali di Lecce, Cavallino e San Cesario di Lecce. L’inedita performance multidisciplinare di Astràgali Teatro è dedicata all’incrocio tra le opere di John Cage, una delle personalità musicali più rilevanti e significative del Novecento, e lo scrittore salentino Antonio Verri. MusiCircus è un termine che il compositore e teorico musicale statunitense, sempre attento anche all’esplorazione della parola scritta, ha usato per indicare sia alcuni progetti artistici sia la sua tecnica multimediale nella quale più cose accadono contemporaneamente, senza una relazione preordinata fra esse. Vero e proprio pioniere degli happening, Cage ha creato performance basate sull’unione delle arti (musica, danza, poesia, teatro, arti visive) che conducevano il pubblico ad assumere un ruolo attivo. Antonio Verri, scrittore, poeta, giornalista e agitatore culturale salentino, scomparso a 44 anni nel 1993, legato in modo viscerale a quel “sud del sud dei santi” come direbbe Carmelo Bene, è stato uno dei principali animatori di quella Avanguardia meridionale particolarmente attiva tra gli anni ‘70 e ‘80. “I trofei della città di Guisnes” è il suo romanzo-simbolo, appena ripubblicato da Kurumuny, racconto in prima persona del suo viaggio nella città impossibile della scrittura, un luogo in cui anche il lettore potrà perdersi alla scoperta del genio creativo del grande scrittore e intellettuale salentino. Alla performance multidisciplinare parteciperanno l’attore e regista Fabio Tolledi, il musicista Mauro Tre, il fotografo Fernando Bevilacqua, le ricercatrici del Laboratorio di realtà Virtuale ed Aumentata del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento Sofia Chiarello, Carola Gatto, Giada Sumerano.

Gran finale per Li Ucci Festival con il Concerto-evento alla Rimesa a Cutrofiano
Dopo una settimana ricca di appuntamenti, questa sera (ore 21) in Piazza Municipio a Cutrofiano si conclude la tredicesima edizione de Li Ucci Festival, manifestazione ideata e promossa da Sud Ethnic Aps in collaborazione con Regione Puglia, Comune di Cutrofiano e vari partner pubblici e privati, dedicata quest’anno a Luigi Chiriatti, una delle figure più importanti del mondo culturale pugliese. Il Concerto-evento alla Rimesa (antico nome della piazza centrale del comune salentino) si aprirà con “Sax in organik world”, nuovo progetto del sassofonista, arrangiatore e compositore Alessio Colì. In chiusura l’attesa esibizione de Li Ucci Orkestra, progetto nato nel 2013 e formato da musicisti, uniti dalla voglia di costruire in note e in musica gli insegnamenti e la tradizione lasciata dai cantori salentini. Con una concezione più di band che di orchestra, senza un vero e proprio maestro, l’Orkestra propone infatti un repertorio che è caratterizzato dai brani che Gli Ucci portavano in giro nelle piazze e nelle feste in masseria. A suonare questi pezzi però non è più un gruppo di pochi elementi, ma una band di musica popolare allargata a più di venti persone tra musicisti, cantanti e danzatori. Gli strumenti della tradizione popolare (chitarre, tamburelli, fisarmonica) incontrano quelli della banda (basso tuba, tromba, trombone, flauto traverso, sax) per un sound inedito e potente. Durante la serata, nel centro storico, in collaborazione con il comitato Festa di San Rocco di Torrepaduli, sono stati allestiti i Rosoni all’uncinetto che formeranno un vero e proprio cielo appeso. L’immagine del festival che rappresenta “il colore della vita” con un mix tra texture e forme che si sposano con la danza, è a cura del graphic designer Totò De Lorenzis. Li Ucci Festival è realizzato in sinergia con il Comune di Cutrofiano e in collaborazione con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Camera di Commercio di Lecce, Istituto Diego Carpitella, Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Puglia Promozione e altri partner pubblici e privati.

MA/IN: il festival di musica elettroacustica e arti digitali a Castrignano de’ Greci
Oggi e domani (ore 20) da Kora – Contemporary Arts Center di Castrignano de’ Greci, prende il via la settima edizione del festival di musica elettroacustica e arti digitali MA/IN. Organizzata dall’associazione LoxosConcept, con la direzione artistica di Giulio Colangelo e la curatela di Cesare Saldicco e Vittorio Montalti, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Basilicata, il patrocinio della Provincia di Lecce e dei Comuni di Castrignano de’ Greci, Lecce, Matera e Potenza, la partnership della BCC Basilicata e la media partnership di Rai Radio3, la manifestazione quest’anno è dedicata al tema “Ramifications”, un omaggio al grande compositore ungherese naturalizzato austriaco György Ligeti e alla sua celebre opera. Sabato, la serata d’apertura prenderà il via con la prima europea dell’installazione sonora Hydra #2 di Roberto Alonso Trillo (musicista e ricercatore spagnolo, assistente universitario alla Hong Kong Baptist University) e Marek Poliks (artista, ingegnere e teorico statunitense che lavora con il machine learning applicato al suono, con i media digitali, con la robotica e con la scultura). A seguire il compositore e musicista Manfredi Clemente (docente di Composizione elettroacustica al Conservatorio di Alessandria) proporrà “Hajime yori kotoba shirazariki” un’opera sonora, in linea con una ricerca personale sul legame tra testo poetico e suono elettroacustico, dedicata a Michiko Ishimure poetessa, attivista e ambientalista giapponese scomparsa nel 2018. Subito dopo The minimal self, un’operetta elettronica per contentarsi del sé nella quale dialogano i suoni prodotti dalla HY.E.T (HYbrid Electroacoustic Trumpet), strumento elettroacustico ideato dal musicista e compositore Giorgio Distante con brevi racconti creati sul momento dalla scrittrice e operatrice culturale Giulia Maria Falzea. In chiusura “Ishtar’s Star” del sound artist, compositore, ricercatore e batterista Christian Campobasso, un progetto performativo basato sull’interazione tra umano e macchina, nel tentativo di indagare il nostro rapporto con la tecnologia nel mondo contemporaneo. Domenica 10, dopo la riproposizione dell’installazione sonora Hydra #2, la serata proseguirà con “Khemenu”, performance live del compositore greco Nikos Stavropoulos. Prima della chiusura affidata al giovane compositore pugliese Francesco Rizzo, spazio al trio Acre formato da Ermanno Baron (batteria), Ginomaria Boschi (chitarra) e Marco Bonini (elettronica). Fino all’11 novembre tra Puglia e Basilicata il Festival proporrà spettacoli performativi e intermediali, live di musica elettroacustica, installazioni e sperimentazioni sonore e visive con artisti affermati e giovani compositori provenienti da tutto il mondo. Durante il Festival, le studentesse e gli studenti dei Conservatori di Musica “Tito Schipa” di Lecce e “Carlo Gesualdo Da Venosa” di Potenza si misureranno con la composizione elettroacustica sotto la guida di Kassel Jaeger aka Francois Bonnet. Dal 2016, Ma/IN lancia, inoltre, un concorso internazionale diviso in quattro categorie (composizione acusmatica, mixermedia, audiovisual e live performance/soundart). Tra le oltre 450 candidature provenienti da 56 Paesi in tutto il mondo, la giuria internazionale ha selezionato alcune opere che saranno proposte durante il festival. Tra gli ospiti di questa edizione Nicolas Bernier, Ryoichi Kurokawa, Cameron Naylor, il trio Acre, la musica mista per archi ed elettronica di MDI Ensemble.

Serata finale Uni-Tanz con Malou Airaudo, Dominique Mercy e altri ospiti ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce
Alle 21, ai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce si conclude Uni-Tanz, campus di danza contemporanea organizzato dall’associazione Koreoproject, con la direzione artistica di Giorgia Maddamma e il coordinamento di Sara Bizzoca. Questa undicesima edizione ha proposto un progetto speciale per danzatrici e danzatori, attrici e attori ideato e realizzato in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, Teatro Koreja e Università delle arti Folkwang di Essen. Dopo sei giorni di lezioni tenute da Giorgia Maddamma, docente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma e direttrice artistica di Koreoproject, e dalla coreografa francese di fama internazionale Malou Airaudo, una delle personalità più in vista del teatrodanza di Pina Bausch, la serata “Uni-Tanz Dance Evening-Guests” proporrà la restituzione del lavoro coreografico sviluppato durante il campus con la partecipazione in scena di altri ospiti. A seguire l’interessante incontro “Il linguaggio del teatrodanza dalla tradizione all’innovazione” con Francesca Pedroni (giornalista e critica di danza), Gemma Di Tullio (responsabile settore danza Teatro Pubblico Pugliese), Salvatore Tramacere (direttore artistico Teatro Koreja), le stesse Airaudo e Maddamma (direttrice artistica Koreoproject) e la presenza del francese Dominique Mercy, uno dei più famosi e apprezzati danzatori contemporanei. Malou Airaudo è una delle personalità più in vista del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch e direttrice artistica per molti anni dell’Università delle arti Folkwang di Essen, storico ateneo tedesco (guidato per lungo tempo dalla stessa Bausch), fucina di alcuni tra i più noti artisti della scena contemporanea. Prosegue la sua collaborazione con la Pina Bausch Foundation e da qualche anno porta avanti progetti internazionali di ricostruzione del Repertorio Bausch. Ospite già di alcune edizioni di Uni-Tanz, Malou Airaudo torna a Lecce dopo aver conquistato il Deutscher Tanzpreis 2023 insieme a Lutz Forster, Jo Endicott e allo stesso Dominique Mercy, ospite della serata finale. “Fin dall’inizio, hanno plasmato il lavoro di Pina Bausch e del Tanztheater Wuppertal con la forza della loro personalità e con la loro partecipazione incondizionata a un’estetica della danza che ha rotto con le convenzioni esistenti e ha portato un nuovo pensiero dentro e attraverso la danza – si legge nella motivazione del più importante premio tedesco dedicato alla danza -. Nonostante tutta l’iniziale ostilità verso questo nuovo linguaggio di danza teatrale, con l’intensità e la veridicità delle loro narrazioni corporee, hanno dato un contributo significativo alla fama mondiale del Tanztheater Wuppertal e all’influenza che ha esercitato sull’intero mondo dell’arte internazionale”.

Luigi Bruno e la Mediterranean Psychedelic Orkestra per la Notte in giallo a Racale
Nel centro storico di Racale torna questa sera l’appuntamento con la Notte in giallo. Dalle 19:30 al via laboratori, spettacoli e un mercatino dell’artigianato. Dalle 22, in Piazza San Sebastiano gran finale con Luigi Bruno e la Mediterranean Psychedelic Orkestra e la loro performance che somiglia più a una festa che a un concerto. Il chitarrista, compositore e cantante è fondatore del Collettivo Sbam e della Ill Sun Records, ideatore e direttore artistico della Sagra del Diavolo e coordinatore del progetto Musica Noscia, leader della Mediterranean Psychedelic Orkestra e dei Muffx. Luigi Bruno si diverte ad eseguire brani inediti e nuove idee a pezzi già conosciuti ma oggi rivisitati sotto luci differenti. Il repertorio spazia dalle canzoni riproposte in chiave folk/rock, alle incursioni nella world music e alle sonorità proprie dei popoli del bacino del mediterraneo, a rivisitazioni in chiave etno rock di brani surf tutti da ballare e da gustare. Sul palco Bruno (chitarra e voce) è affiancato da Michele Russo (chitarra), Marco Rollo (tastiere/synth), Luca Scrascia (batteria), Andrea Rizzo (basso), Manuela Colazzo e Alessia Presicce (voce), Gianluca De Mitri e Francesco “Kimbo” De Donatis (tamburello), Marco Giaffreda (percussioni/trombone), Ylenia Giaffreda (violino/voce), Maximilian Guido (sax), Luigi Alemanno (mellophone), Gianni Alemanno (tromba), Dario Doremi (sax), Paolo Manta (percussioni) e dalle danze di Sara Albano e Miriana Carrino.

Otacilia Secundilla e il suo anfiteatro – Storia danzata al tramonto al Parco Archeologico di Rudiae a Lecce
Questo pomeriggio, alle ore 17, il Parco Archeologico di Rudiae a Lecce ospita “Otacilia Secundilla e il suo anfiteatro – Storia danzata al tramonto”. Dopo la visita guidata alla scoperta della città fondata dai Messapi (VII sec. a.C.) e poi conquistata dai Romani (III sec. a.C.), nota soprattutto per aver dato i natali al padre della letteratura latina Quinto Ennio (239-169 a.C.), andrà in scena lo spettacolo originale dell’associazione Let it beat dance studio con le coreografie di Katia Grasso, dedicato alla giovane donna romana che, con la sua opera filantropica, ha donato le economie per la costruzione dell’Anfiteatro durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.). Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello di Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino sulla via per San Pietro in Lama, riportato alla luce e fruibile da pochi anni. Il racconto è incentrato sulle varie fasi della vita di Otacilia Secundilla: fanciullezza, adolescenza, perdita del padre e conseguente “lotta”, donazione e costruzione dell’anfiteatro. In scena Elisa Cerri (nel ruolo di Otacilia), Giulia de Marchi (interpreta metaforicamente il padre, l’affetto, le attenzioni, i beni materiali), Francesca de Marchi (interpreta la libertà).

Il cantautore Miro Durante all’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto
Oggi, alle ore 21:30, all’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto, il cantautore Miro Durante proporrà “Licci in Mezza Luna”. Oltre ai brani del suo album “A te sarò per sempre” (Nauna Cantieri Musicali), accompagnato da Emanuele Licci (chitarra e voce) suonerà e canterà alcuni inediti che faranno parte del suo prossimo lavoro discografico. Sonorità veraci come la terra che racconta, parole d’amore, di guerra, storie raccontate a mezza voce figlie del nostro tempo e dei tempi passati, Miro è un cantautore che accarezza la poesia e la porta nelle sue composizioni, sempre a cavallo tra folk d’autore, jazz e world music. Le sue canzoni arrivano a tutti, seppur in una lingua di pochi; Miro scrive e canta in dialetto salentino, lo maneggia con destrezza e ne ricerca suoni e assonanze; lo padroneggia con eleganza, trasmettendo il sapore del familiare e allo stesso tempo facendolo risuonare oltre i generi tradizionali ai quali è spesso associato. Prima di live e spettacoli sarà possibile degustare primi e secondi piatti, insalatone, verdure, dolci e frutta, sorseggiando birre e il vino delle Cantine Duca Carlo Guarini di Scorrano.

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