Il consigliere Carrozzini scrive all’Assessore Leo: “Ci aiuti a risolvere il problema della Figure di Supporto nelle scuole”

Il consigliere Carrozzini scrive all’Assessore Leo: “Ci aiuti a risolvere il problema della Figure di Supporto nelle scuole”

2 Luglio 2021 0 Di Redazione

Il consigliere comunale Paola Carrozzini scrive all’Assessore Regionale all’Istruzione e Formazione, Sebastiano Leo, per riportare alla luce il problema delle Figure di Supporto nelle Scuole, così necessarie e richieste, eppure così esigue nel numero. All’esponente della Giunta Emiliano, il consigliere galatinese chiede un impegno concreto per il bene di tutti quegli scolari e studenti che avrebbero tanto bisogno di un aiuto particolare nel loro processo di apprendimento.

Riportiamo, di seguito, la lettera indirizzata all’Assessore Leo:

“Ricorderà senza dubbio il seminario on-line, da me organizzato, al quale hanno partecipato i Dirigenti Scolastici degli I.C. della Città di Galatina, il Sindaco, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e l’Assessore ai Servizi Sociali di Galatina, il Capo di Gabinetto della Provincia di Lecce, dietro delega del Presidente Minerva, la Consigliera Provinciale delle Pari Opportunità Mena D’Antini, Docenti degli I.C. di Galatina, Dirigenti Scolastici e Assessori di altro Comune, Giornalisti di testate online e di carta stampata. Anche Lei ha generosamente preso parte al meeting.

Il tema del seminario era ‘Figure di supporto negli Istituti Comprensivi di Galatina – Situazione a.s. 2019/2020 – Previsioni per il futuro’.

Una presentazione in Power Point ha preceduto la conversazione tra i partecipanti all’incontro. Tale presentazione, basata sullo studio di dati raccolti nei tre Istituti Comprensivi di Galatina, poneva in evidenza un fatto allarmante che può essere espresso sinteticamente attraverso i seguenti numeri: nei tre istituti, 111 alunni BES e DSA avrebbero avuto bisogno di una Figura di Supporto (un educatore, per intenderci) per procedere più agevolmente nel percorso formativo. Di fatto solo 11 hanno avuto l’aiuto di un educatore, anzi di ‘mezzo’. Perché in effetti gli educatori a disposizione erano solo 5. Inoltre, parlando di Assistenti alla Persona, 12 di loro si sono divisi tra 23 alunni H’. La situazione nell’anno scolastico 2019-2020 era pressoché questa. L’Ambito Territoriale di Galatina aveva messo a disposizione per gli Istituti Comprensivi di Galatina, il seguente capitale umano: 5 educatori e 12 assistenti alla persona”. Un capitale del tutto insufficiente.

Nell’anno scolastico 2020-2021, le cose si sono conservate più o meno allo stesso modo. Certo è che la pandemia da Covid19 ha sconvolto e travolto le scuole evidenziando una indiscutibile certezza: gli alunni BES e DSA che hanno avuto la fortuna di poter contare sull’aiuto di un educatore o anche di ‘mezzo’, sono stati in qualche maniera agevolati nei loro apprendimenti e nel contesto della didattica mista che ha caratterizzato la Puglia per l’intero anno scolastico. Coloro, invece, che non hanno potuto godere di un simile aiuto, hanno affrontato il proprio percorso scolastico con serie e grandi difficoltà.

Eh sì, in quanto in una tale situazione di didattica mista, ciascun docente ha dovuto pensare a metodi alternativi e strategie di lavoro varie ed inconsuete per poter conciliare l’insegnamento online ad una decina di alunni a casa, l’insegnamento diretto ad un’altra decina di alunni in classe, l’insegnamento individualizzato ad uno o due o tre o, a volte, quattro alunni BES e DSA presenti in aula. Il tutto, senza avvalersi, nella maggior parte dei casi, di alcun educatore di supporto. Ovviamente in un siffatto contesto e per cause di forza maggiore, gli alunni BES e DSA senza educatore non hanno ricevuto le cure di cui avrebbero avuto bisogno o comunque ne hanno ricevute ma in misura minore. Una situazione, molto spesso, drammatica.

Nell’anno scolastico ormai trascorso si è parlato tanto di Scuola. Purtroppo, però, gli argomenti non sono stati affatto quelli che noi docenti avremmo voluto sentire. Noi docenti siamo in prima linea, ‘combattiamo’ davvero per i nostri alunni e per il loro successo scolastico che si traduce in seguito, se Dio vuole, in successo nella vita, nel lavoro, nella società… ma combattiamo senza armi, senza mezzi, senza aiuti.

Pertanto, se vogliamo fare qualcosa di buono per la Scuola, impegniamo le nostre energie per:

– formare nuove Figure di Supporto per le Scuole: educatori e assistenti alla persona;

– inquadrare dal punto di vista lavorativo tali figure sono, a tutt’oggi, dipendenti ASL impiegati (forse impropriamente ma di fatto necessari) nelle scuole;

– incrementare il numero di tali figure per soddisfare le richieste sempre più insistenti e corpose provenienti dalle scuole.

Assessore Leo, in quell’occasione, aveva dimostrato comprensione e sensibilità verso queste problematiche e mi aveva detto: “Portiamo avanti il discorso… non fermiamoci qui…”. Io l’ho presa in parola. Ho riportato alla luce il problema. Adesso saprà Lei come aiutarci a risolverlo”.

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