Inaugurata l’opera scultorea in bronzo dedicata al galatinese Gaetano Martinez

Inaugurata l’opera scultorea in bronzo dedicata al galatinese Gaetano Martinez

11 Dicembre 2022 0 Di Redazione

Il nome di Gaetano Martinez fa parte della nostra storia, suscita in noi orgoglio e ammirazione. Tra i risvolti intensi di questa mia esperienza da Primo cittadino vi sono sicuramente la partecipazione a eventi come questo, che mi permettono di scavare nella memoria, di riascoltare dentro me racconti e insegnamenti giovanili, di approfondire, da adulto, la storia anche recente della mia comunità.

Martinez, lui sì, è stato un grande galatinese, non tanto per quanto lui sia stato legato alla sua città ma per quanto la sua città gli deve, per il simbolo che ha saputo diventare, per l’ispirazione che deve continuare ad essere per tutti noi. E che noi dobbiamo valorizzare.

Nelle letture su di lui che ho compiuto in queste settimane, mi ha colpito una sua frase, risalente al suo ritorno a Roma negli anni venti: “Non so percorrere a lungo su uno stesso binario estetico: mi stanco e presto mi ripudio. Il fatto di oggi lo ripudio domani!”.

Questa frase, benché poi in parte smentita dall’arrivo dopo una ventina di anni di un suo stile molto più definito e personale, racconta moltissimo di ciò che era: un animo in movimento, non credo travagliato, ma denso di emozioni e di irrequietezza.

Oggi a tutti noi sembra normale viaggiare e conoscere nuove culture, confrontarci con una dimensione larga, addirittura globale. Ce lo suggerisce tutto ciò che abbiamo intorno perché è il contesto in cui viviamo.

Non lo era certo ad inizio ‘900. Eppure questo è quello che accade ad un Martinez appena maggiorenne. Già sentiva il tumulto del desiderio, lo scorrere di sentimenti forti, la voglia di crescere artisticamente, il bisogno di approfondire le proprie irrequietezze culturali.

Sentiva stretta la provincia, voleva di più e la sua medicina per lenire questa suo senso di vuoto erano i lunghi soggiorni a Roma per frequentare un humus culturale capace di liberalo in una capitale dove operavano Ungaretti, Croce, Klimt.

Questo suo calibro artistico e umano così impetuoso lo hanno reso uno dei nostri concittadini più celebri e stimati: credo che tutta la città sappia di doverglielo e non vi è stata Amministrazione cittadina che non lo abbia riconosciuto.

Oggi dobbiamo un grazie particolare al “Comitato Martinez” e a “Galatina letteraria”, che hanno realizzato tutto con risorse proprie. Grazie per questa opera che lo commemora e che diventa oggi un dono incredibile per tutti noi.

A noi non resta che metterci a disposizione, come comunità unica e unita per continuare a coltivare il ricordo e le opere di Gaetano Martinez, supportando queste iniziative private con tutto il vigore e la riconoscenza che gli dobbiamo.

Fabio Vergine

Sindaco di Galatina

 

 

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