La Compagnia Salvatore Della Villa presenta “Canto di Natale” al Teatro Comunale di Galatone

La Compagnia Salvatore Della Villa presenta “Canto di Natale” al Teatro Comunale di Galatone

24 Dicembre 2023 0 Di Redazione

Proseguono a Galatone, le attività del Teatro Comunale con la stagione di teatro e musica ‘Teatri dell’Agire’ anno 2023.24. Il giorno di Santo Stefano, martedì 26 dicembre (ore 18.30), e nella Vigilia dell’Epifania, venerdì 5 gennaio (ore 18.30), ritorna in scena, dopo il debutto dello scorso anno, Canto di Natale, dall’opera di Charles Dickens, una delle più famose fiabe sul Natale, una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino, un viaggio tra passato, presente e futuro che coinvolge e commuove fino all’ultima pagina. In questo caso viene proposto dalla Compagnia Salvatore Della Villa, in un carillon di musiche, eseguite dal vivo tra suggestioni e atmosfere natalizie dei tempi classici ma anche contemporanei.

L’adattamento e la regia sono di Salvatore Della Villa, anche interprete in scena insieme a Alfredo Traversa, Chiara Serena Brunetta, Salvatore Cezza. Le musiche sono eseguite dal vivo da Gianluca Milanese, autore della sonorarizzazione. Il disegno è di Emilio Urbano e la riduzione dell’opera di Sara De Lorenzis.

Protagonista di Canto di Natale di Charles Dickens è il vecchio uomo d’affari Ebezener Scrooge, tanto ricco quanto arido di cuore, tanto tirchio quanto solo. Il Natale per lui non ha nessun significato, almeno fino a quando tre Spiriti, quello del Natale Passato, del Presente e del Futuro, andranno a fargli visita, proprio la notte della vigilia di Natale. Il percorso di redenzione di Scrooge è incorniciato da atmosfere magiche e sospese tra la gioia e il dolore, tra il rimorso e il rimpianto, tra inquietudine e rinascita. Lo spirito del Natale aleggia ovunque e in qualsiasi tempo, riscaldando i cuori di ogni età.

Il primo a creare una riduzione teatrale del racconto fu Dickens stesso all’età di 45 anni, in seguito a una crisi personale e professionale che lo portò a salire sul palcoscenico conquistando così un nuovo spazio creativo e una nuova fonte di guadagni. Lo scrittore rappresentò il ‘Canto di Natale’ in forma di one man show, in cui utilizza solo un fondale chiaro e un tavolino per appoggiare il copione con ampi margini su cui annota, come in una partitura, pause, tempi e timbri di voce di tutti i personaggi.

Il messaggio più bello di Dickens è proprio che il segno di questa trasformazione è nel recupero della socialità: Scrooge, alla fine, capisce che la felicità più autentica è quella che si realizza nell’altro per irradiare infine su di lui la propria luce. L’avaro di sempre si sottrae alla schiera dei suoi fratelli letterari – l’Euclione plautino, l’Arpagone di Molière, il Pantalone della Commedia dell’Arte – per tornare uomo tra gli uomini, realizzando quello che per di Dickens è lo spirito più autentico del Natale. (Laura Ingallinella su CriticaLetteraria.org)

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