“La necessità di avere coraggio per esercitare la gentilezza ad ogni costo”

“La necessità di avere coraggio per esercitare la gentilezza ad ogni costo”

28 Gennaio 2024 0 Di Redazione

Nelle giornate di giovedì 25 e venerdì 26 gennaio, tutte le classi della scuola secondaria dell’istituto comprensivo Polo 1 di Galatina e Collemeto si sono recate presso il Cinema Tartaro per la visione del film “Wonder – White Bird”, diretto da Marc Forster.

Il film racconta la storia di Julian, un bambino un po’ arrogante, che a scuola ha la fama di essere un bullo, tanto da prendere di mira chiunque veda come “diverso” e, proprio a causa del suo carattere, viene anche sospeso da scuola. L’estate dopo questa esperienza, Julian trascorre le vacanze a Parigi dalla nonna che, durante un caldo pomeriggio, gli racconta come da ragazza sia riuscita a sfuggire ai nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La nonna era una giovane ebrea che viveva nella Francia occupata dalle truppe di Hitler. Ad aiutarla a salvarsi, nascondendola e proteggendola, era stato un suo coetaneo di nome Julian, proprio come suo nipote che, nonostante la sua deformità alle gambe, riuscì a compiere un gesto eroico grazie alla sua sensibilità e coraggio. La storia, narrata con nobiltà d’animo e con la delicatezza di una fiaba, non nasconde l’orrore, la paura e la brutalità di un fatto storico realmente accaduto che ha richiesto un coraggio straordinario ai suoi protagonisti. Bullismo contro coraggio e gentilezza: Julian il bullo che, espulso dalla vecchia scuola, deve ambientarsi in un nuovo istituto e lo fa attraverso l’esperienza di sua nonna Sara, trovando in lei la forza per superare anche le sue difficoltà.

“Wonder – White Bird” è un racconto nel racconto che, partendo da una vicenda dei giorni nostri, ci riporta al tempo della Seconda Guerra Mondiale, nella Francia occupata dai nazisti e vessata dalla persecuzione contro gli ebrei. Ma questa volta non si tratta solo di una delle terribili storie sull’Olocausto, il film testimonia un concetto semplice ed essenziale: la necessità di avere coraggio per esercitare la gentilezza ad ogni costo.

Tra sogni cinematografici, disegni, piccole canzoni, giochi e un uccellino fatato, il film, con la semplicità di un racconto per bambini, ma senza negare la violenza reale che gli fa da sfondo, regala un viaggio e una testimonianza coinvolgenti e significativi.

Abbiamo scelto questo racconto da far vedere ai nostri ragazzi perché offre la possibilità di guardare le persone da una prospettiva differente, che siano di razza diversa o affette da menomazioni difficili da accettare, nel contesto di un’epoca in cui l’esaltazione di un ideale, quanto distorto, modello di perfezione divenne causa non solo di emarginazione, ma di un vero e proprio sterminio. Da esso è possibile trarre lo spunto per superare ogni paura e reticenza rispetto all’uso della gentilezza e dell’accoglienza e ricordare quanto un solo gesto possa essere potenzialmente capace di cambiare il mondo. Ed è proprio l’emozione testimoniata dai nostri ragazzi alla fine del film l’emblema evidente di questa speranza.

“So di non essere un normale bambino di 10 anni, ma in fondo forse è proprio questo il punto: nessuno è normale!”
“Raccontami di questa nuova scuola”
“Cerco di ambientarmi, ci provo da quando ho lasciato la mia vecchia scuola”
“Julian, tu non hai lasciato la tua vecchia scuola, sei stato espulso. Sei stato crudele con un altro bambino”
“Non sapevo nemmeno il suo nome, ma avevamo in comune una cosa fondamentale: avevamo visto entrambi di quanto odio sono capaci le persone e quanto coraggio ci voleva per essere gentili”
“Il mondo della realtà ha i suoi limiti, quello dell’immaginazione non conosce confini”
“Puoi dimenticare tante cose nella vita, ma non dimenticare mai la gentilezza, come l’amore farà parte di te per sempre”.

Fiorella Mastria

 

Condividi: