Mancata consegna dell’Unità di Terapia SubIntensiva. Lettera aperta al Sindaco e ai vertici ASL

Mancata consegna dell’Unità di Terapia SubIntensiva. Lettera aperta al Sindaco e ai vertici ASL

24 Febbraio 2021 0 Di Redazione

Una lettera aperta, indirizzata al Sindaco di Galatina e ai vertici dell’ASL Lecce, al fine di chiedere delucidazioni in merito al ritardo nella consegna dell’Unità di Terapia Subintensiva dell’Ospedale ‘Santa Caterina Novella’ di Galatina, un ritardo che causa non poche conseguenze per il personale medico e soprattutto per i pazienti. A firmarla è il Segretario del Partito Democratico di Noha Michele Scalese.

“Comunico l’ennesimo disagio che vede come protagonisti non solo il personale medico del Presidio Ospedaliero ‘Santa Caterina Novella’, ma l’intera collettività. Tutto questo in uno scenario pandemico che ancora e purtroppo non risulta essere risolto – scrive nella sua missiva il segretario Scalese – un contesto a dir poco deplorevole che consta di mancanze di attuazione e ritardi nella consegna, chiedendo a nome mio e del Direttivo del Partito Democratico di Noha, che ha a cuore il bene della collettività, delucidazioni in merito. Sappiamo bene che l’Ospedale di Galatina è uno delle destinazioni dei pazienti positivi all’infezione da SARS-CoV-2. Lo stesso Presidio, già vittima di un riordino ospedaliero che ne declassa l’uso, e nonostante la carenza di personale medico e paramedico, costretto a turni estenuanti al fine di garantire un servizio sanitario in toto, è deficitario anche di posti letto adeguati che consentano il monitoraggio dei pazienti h24”.

Il segretario del Partito Democratico di Noha specifica come “l’Unità Operativa di Medicina Covid-19, da non confondere con l’Unità Operativa di Medicina Generale, specifica nel trattamento di patologie, la cui eziologia non è dovuta all’infezione SARS-CoV-2, conta 18 posti letto che sono correttamente fruibili. Da più di un mese, tuttavia, il personale e i pazienti che hanno la necessità oggettiva di usufruirvi, attendono la consegna dell’Unità di Terapia Subintensiva comprendente di 6 posti letto, appartenente anch’essa all’Unità Operativa di Medicina, con conseguenze a dir poco vergognose, che cercherò di porre all’attenzione. Nel momento in cui viene accertata la positività di un paziente che giunge presso il Pronto Soccorso di Galatina con sintomi correlati al Covid – aggiunge ancora Michele Scalese – lo stesso viene, come da prassi, trasferito al Pronto Soccorso adibito ad uso esclusivo Covid (I Piano Palazzina De Maria, ex Unità Operativa di Gastroenterologia) in attesa di degenza. Tuttavia, qualora allo stesso paziente si verificasse uno stato di insufficienza respiratoria, necessitando per questo di ventilazione e/o di monitoraggio h24, ‘dovrebbe’ essere trasferito presso il DEA di Lecce. ‘Dovrebbe’ perché, come è risaputo, i posti letto sono carenti e l’attesa spesso conta anche fino a una settimana prima del ricovero, per cui il paziente sarà costretto a sostare in Pronto Soccorso per un periodo di tempo estremamente lungo e indefinito. L’aspetto più deleterio per la sanità pubblica è che l’Unità di Terapia Subintensiva del ‘Santa Caterina Novella’ è stata ultimata da più di un mese, con attrezzature nuove e funzionanti, ma purtroppo mai consegnata!”.

“A quando il lieto evento?” – si chiede il segretario PD di Noha Michele Scalese – non sarebbe il caso di affrettare le pratiche burocratiche per un servizio ai cittadini più celere, verso i quali avete un dovere morale prima ancora che istituzionale? Occorre celerità, e mai come in questo periodo, perché la salute del singolo cittadino è un bene pubblico e va salvaguardato. L’Ospedale di Galatina, già vittima di precedenti avversità, di cui oggi noi tutti paghiamo le conseguenze, deve necessariamente avere la sua Terapia Subintensiva. Per questo noi e tutti i cittadini, aspettiamo riscontro sul perché di questo gravoso ritardo!”.

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