Monitoraggio e conservazione della biodiversità: 192mila euro dalla Regione per Rauccio

Monitoraggio e conservazione della biodiversità: 192mila euro dalla Regione per Rauccio

25 Marzo 2021 0 Di Redazione

La Regione Puglia ha ammesso alla procedura negoziale il progetto di monitoraggio denominato Consactmonh (Conservation Actions On Monitoring Habitat) per un importo di 192.150,00 euro presentato dal Comune di Lecce quale Ente di gestione del Parco Naturale regionale bosco e paludi di Rauccio, per la partecipazione al Bando POR Puglia 2014/2020 – Asse VI – Azione 6.5 – 6.5.a.

Procedura negoziale per la selezione di azioni di monitoraggio di Rete Natura 2000 su habitat e specie della Puglia (D.G.R. 150/2020).Il piano di monitoraggio ha lo scopo di fornire dati sullo stato di integrità e salute di alcuni habitat costieri presenti all’interno del territorio del Parco di Rauccio, che sono siti di interesse comunitario, utili per una corretta valutazione del loro stato di conservazione, capaci di fornire informazioni sulle variazioni positive e negative dello stato di conservazione e soprattutto di essere ripetibili per future attività di monitoraggio, garantendo quindi la comparabilità dei dati ottenuti.
Il monitoraggio degli habitat comprende principalmente due macro-categorie che soffrono di differenti problematiche: gli habitat dunali, che risentono pesantemente di fenomeni erosivi principalmente di natura antropica, le zone umide retrodunali, per le quali risulta fondamentale approfondire l’estensione (ad oggi non esistono studi di dettaglio in merito) e individuare le pressioni o minacce che ne minano l’integrità.
Le attività di monitoraggio degli habitat prevedono per ciascun habitat la raccolta di informazioni sul grado di frammentazione del patrimonio dunale e delle zone umide, la valutazione comparativa sulla evoluzione delle comunità delle specie animali e vegetali presenti, l’individuazione delle principali fonti di disturbo o minaccia all’integrità degli habitat e la raccolta dei dati utili per la loro mitigazione o rimozione, l’aggiornamento o la compilazione di check-list. La fornitura di dati sulla vitalità degli habitat e sulla consistenza delle popolazioni delle specie di pregio, tra cui il censimento dei rettili e anfibi presenti in area parco, per individuarne le caratteristiche, mapparne la distribuzione all’interno del Parco di Rauccio,  per definire lo stato di salute della fauna e individuare azioni di tutela.
Infine, il finanziamento consentirà di acquisire la strumentazione utile al monitoraggio: un drone, completo di telecamera, che consentirà di osservare aree difficilmente raggiungibili e di acquisire informazioni in diversi periodi temporali che potranno essere confrontate per avere maggiori informazioni circa determinati processi ecologici in atto; un dispositivo GPS differenziale per il rilevi dell’area interessata dall’habitat monitorato; un device per l’elaborazione dei e l’installazione dei software applicativi utili alla gestione in campo e in remoto dei dispostivi di monitoraggio; tre sonde multiparametriche per il rilievo dei parametri fisici degli stagni monitorati; una macchina fotografica con treppiede e obiettivi per il rilievo fotografico degli habitat monitorati e della vegetazione presente; sei fototrappole per il controllo da eventuali furti delle sonde parametriche che saranno installate per il monitoraggio negli stagni.
“Il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio è stato promosso a pieni voti per questa proposta progettuale, che ci consentirà di dare il nostro contributo nella strategia europea, nazionale e regionale a difesa della biodiversità e dei servizi ecosistemici, partecipando al Piano Nazionale di Monitoraggio elaborato da ISPRA per il Ministero dell’Ambiente – dichiara l’assessore alle Marine Rita Miglietta – è una bella soddisfazione, per la quale ringrazio il personale dell’Ufficio Parco che si preoccupa di produrre conoscenza per meglio proteggere la gli habitat naturali che caratterizzano l’area di Rauccio. Monitoreremo le dune, gli stagni temporanei, gli habitat igrofili, i pascoli inondati mediterranei, le praterie e fruticeti alofili mediterranei e tra gli animali i rettili e anfibi. Sarà un lavoro lungo e di rete, nel quale ciascuno dovrà fare la sua parte, compresi i cittadini, che sempre più stanno acquisendo consapevolezza della ricchezza della nostra straordinaria costa”.

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