Musica, teatro e danza: fa tappa a Cutrofiano l’edizione invernale di “Crita – Festival delle arti”

Musica, teatro e danza: fa tappa a Cutrofiano l’edizione invernale di “Crita – Festival delle arti”

24 Dicembre 2022 0 Di Redazione

Prosegue a Cutrofiano l’edizione invernale di “Crita – Festival delle arti”, la rassegna itinerante di teatro, musica e danza della cooperativa Ventinovenove, ideata da Gabriele Polimeno e Mary Negro. Questa sera (ore 20:30), alle Scuderie di Palazzo Filomarini, piazza Municipio con la lettura scenica del libro di Luigi Malerba “Itaca per sempre”, una produzione Ergo Sum. Protagonista Mauro Racanati, volto noto del cinema e della fiction televisiva, accompagnato dalla voce di Barbara Bovoli e al pianoforte da Michele Campobasso.

Si narra lo sbarco di Ulisse a Itaca, dopo dieci anni di assedio a Troia e altri dieci trascorsi da naufrago in mare. Nel frattempo molte cose sono cambiate, l’isola non è più quella che ha lasciato. L’eroe omerico capisce che solo aprendo il cuore alla sincerità dei sentimenti, può riconquistare la fiducia di Penelope. Non gli resta che fare i conti con la propria capacità di amare e di riaccogliere nella sua esistenza una donna che, abbandonato lo sterile archetipo della pazienza, rivendica il suo diritto di essere amata. Un altro lungo viaggio attende Ulisse, probabilmente quello più difficile e importante, quello alla scoperta di sé stesso.

La mini rassegna invernale di Crita chiude con un evento di musica e teatro, mercoledì 28 sempre a Cutrofiano, alle Scuderie Palazzo Filomarini in piazza Municipio (ore 20.30). Protagonisti della serata saranno il musicista Redi Hasa e l’attore e regista Fabrizio Saccomanno con “Passaggi”: le note del violoncello di Redi Hasa si intrecciano con le parole di Fabrizio Saccomanno, un racconto in musica che restituisce alcune immagini del passato e del presente, in uno spettacolo unico e coinvolgente a cui si accompagna una degustazione dei vini dell’azienda vinicola Palamà. L’evento è organizzato in collaborazione con l’azienda vinicola Palamà.

“Una parentesi invernale”, dicono Gabriele Polimeno e Mary Negro, “di buon auspicio per lo spettacolo dal vivo, dopo le numerose difficoltà del settore, uno dei più colpiti dalla pandemia. Ci abbiamo provato a metterla in piedi negli ultimi due anni, ma siamo sempre stati fermati dal Covid. Quest’anno invece si farà, cogliendo l’apprezzamento da parte del pubblico e del successo dell’edizione estiva. Vogliamo chiudere l’anno con un buon augurio affinché la programmazione sia sempre più continuativa”.

“Crita – Festival delle arti” nasce nel 2018 da una scommessa e una visione: portare produzioni artistiche di un certo rilievo nelle aree più periferiche, favorendo l’accesso di quelle comunità a un’offerta culturale e teatrale di qualità. Il nome “Crita” deriva da un termine del dialetto locale dalla doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio e dell’arte figula dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni la rassegna ha trasformato luoghi insoliti per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici, ospitando letterati, filosofi, musica da camera ed educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si aggiunsero, tra gli altri, Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta e Angela De Gaetano.

 

 

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