Neurodivergenze e inclusione lavorativa nell’ICT: la sfida possibile secondo Arpal Puglia

Neurodivergenze e inclusione lavorativa nell’ICT: la sfida possibile secondo Arpal Puglia

4 Novembre 2025 Off Di Redazione

Secondo uno studio realizzato dalla società di ricerche Gartner, entro il 2027 il 25% dei colossi economici mondiali recluterà persone neurodivergenti per migliorare le performance aziendali. In tutti gli ambiti: vendite, marketing, finance, ICT e reparti tecnici.

Una “sfida possibile” la definisce Arpal Puglia, che al tema dell’atipicità nel mondo del lavoro ha deciso di dedicare uno spazio all’interno di “Qui non c’è Lavoro Festival”. Appuntamento in programma oggi, “Neurodivergenze e ICT: inclusione lavorativa, la sfida possibile”, nella sala conferenze della Regione Puglia in viale Aldo Moro a Lecce.

Esperti, istituzioni, imprese, famiglie e associazioni si confronteranno sulle sfide dell’inclusione lavorativa a partire dal contesto salentino, sulla formazione delle persone neurodivergenti e sul ruolo delle imprese per rendere il lavoro più accessibile a tutte e tutti, con focus sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dal settore ICT.

“Il Festival è un’occasione per esplorare tematiche nuove e prepararci ad affrontare quella che, non a caso, abbiamo definito una sfida possibile – dichiara Gianluca Budano, direttore Arpal Puglia -. Siamo convinti che le persone neurodivergenti possano diventare una risorsa fondamentale per le aziende del territorio mentre, invece, si trovano spesso ad affrontare barriere fisiche, psicologiche e sociali che vanno abbattute con una vera e propria rivoluzione culturale. L’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro si sta impegnando per la nascita di un repertorio delle prestazioni eccellenti rese dalle persone con disabilità. Tra le certezze che abbiamo c’è il fatto che le persone neurodivergenti hanno una particolare performance rispetto a chiunque altro nell’esercitare mansioni in ambito ICT”.

“Il tempo è maturo per affrontare con visione e responsabilità questo tema, che non a caso è al centro di una riflessione avviata con alcune imprese del settore ICT nell’ambito delle attività del Collocamento Mirato di ARPAL – afferma Marta Basile, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’Impiego Ambiti di Lecce e Brindisi-Taranto -. La sfida è rendere accessibili i processi di selezione per le persone neurodivergenti, ma significa anche superare la logica dell’abilismo e costruire ambienti di lavoro più equi, accessibili e innovativi per tutte e tutti”.

Questa seconda edizione di Qui non c’è Lavoro Festival rientra nel progetto “Il Camper del Lavoro”, frutto della coprogettazione con gli Enti del Terzo Settore Consorzio Mestieri Puglia, Cefas e Sale della Terra.

Nel corso del Festival, inoltre, sarà siglata la convenzione che sancisce la collaborazione tra Arpal e Università del Salento; nei Centri per l’impiego continueranno a tenersi gli Aperijob con imprenditori e consulenti del lavoro, mentre nelle piazze di 27 comuni e frazioni farà tappa il Camper del Lavoro per erogare servizi di prossimità.

Il Festival si concluderà il 7 novembre con il primo Recruiting Day in carcere, presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce, alla presenza del prefetto Natalino Manno e del garante regionale delle persone detenute, Piero Rossi: nell’ambito del progetto “Lavoro F.U.O.R.I.” (Formazione Unita a Orientamento per il Reinserimento e l’Inclusione) di Arpal, diversi detenuti potranno sostenere colloqui di selezione con dieci aziende di diversi settori che credono nel valore del reinserimento sociale attraverso il lavoro.

 

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