“Nuove solitudini allo schermo”, una ricerca in un libro curato dall’antropologa Laura Marchetti

“Nuove solitudini allo schermo”, una ricerca in un libro curato dall’antropologa Laura Marchetti

3 Luglio 2022 0 Di Redazione

Questa sera, alle ore 19, nel Chiostro del Convitto Palmieri di Lecce, la rassegna “Io non l’ho interrotta. Giornalismo, comunicazione e politica” ospita la presentazione di “Nuove solitudini allo schermo”, volume curato dall’antropologa Laura Marchetti e scritto con Michelina Prota, Adele Dentice e Ignazio Minerva, uscito per la casa editrice Milella. La docente dell’Università del Mediterraneo di Reggio Calabria dialogherà con la giornalista Lorena Saracino, presidente Co.Re.Com. Puglia, e con la professoressa AnnaRita Corrado, dirigente scolastica del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie. Che il “digitale quotidiano” (ovvero l’uso frequente di Internet e dei social media, nonché di WhatsApp) ci possa rendere più “stupidi”, era una ipotesi già avanzata dal neuropsichiatra tedesco Manfred Spitzer. Ma quanto il “digitale quotidiano” ci rende anche più soli, più incapaci di sostenere relazioni faccia a faccia, soprattutto relazioni profonde come l’amicizia e l’amore? È questa la domanda che si sono posti gli autori di questa ricerca, sostenuta dal Co.Re.Com. (Comitato regionale per le comunicazioni) della Puglia e dall’Università di Foggia. La risposta, inaspettata, è nei questionari rivolti a circa 400 giovani frequentanti le ultime classi delle scuole superiori di Foggia e di Bari: inaspettata perché, a differenza di una prevedibile solitudine affettiva, frutto di una identità “liquida” e dell’appeal narcisistico di questa generazione, ciò che si è riscontrato è una crescente solitudine comunicativa e cognitiva. Per quanto riguarda gli anziani, la ricerca presenta i risultati di un’indagine sulla qualità della vita, intesa come concetto multifattoriale, nella popolazione ultrasettantenne residente nei Comuni di Bari e Foggia con l’obiettivo di analizzare alcuni specifici aspetti della vita. È stata privilegiata una metodologia d’inchiesta di stampo narrativo e autobiografico con interviste libere su campione casuale, con l’intento di cogliere “in presa diretta” le emozioni e le esperienze dei soggetti avvicinati.

“Secondo Zygmunt Bauman, il successo dei social network dipende proprio dal fatto che i fondatori delle varie piattaforme hanno intercettato e sfruttato il crescente disagio esistenziale da solitudine. Gli schermi in questa chiave di lettura, allora, non sarebbero la causa della solitudine, ‘ma gli strumenti che la rendono visibile restituendo l’incertezza, il disorientamento e i dubbi della società contemporanea'” – sottolinea Lorena Saracino nell’introduzione – “il compito del Comitato per le comunicazioni della Puglia è stato, allora, quello di interrogarsi su questi temi, sui diversi modi del comunicare e provare a rispondere con un’analisi territoriale misurando il grado di pervasività di vecchi e nuovi strumenti e gli effetti che possono avere sulle fasce più esposte della popolazione. Con una premessa laica: la Rete, la tv, gli smartphone non sono il demonio, ma lo diventano se non vengono adoperati in modo informato e consapevole”.

Professoressa associata di Didattica generale all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Laura Marchetti scrive per numerose riviste nazionali e internazionali, collabora con alcuni quotidiani e ha partecipato a vari volumi collettivi. Nel corso degli anni, tra gli altri volumi, ha pubblicato “La Madre, il gioco, la Terra” (1994); “Il Fanciullo e l’Angelo” (1996); “Il pensiero all’aria aperta” (2003); “Ecologia Politica” (2007); “La scienza nuova della formazione” (con Autori vari, 2010); “Alfabeti ecologici” (2013); “La fiaba, la Natura, la Matria. Pensare la decrescita con i Grimm” (2014); “Oltre la mente coloniale” (2015); “Agalma. Per una didattica della carezza” (2017), “Samar. La luce azzurra a Itaca” (2018), “Matria” (2021). Nel 2006/2008 è stata anche Sottosegretaria all’Ambiente nel Governo Prodi.

Condividi: