Pagliaro: “Audizio Sanità, riscontro da Lopalco e Montanaro. Ora seguano i fatti”

Pagliaro: “Audizio Sanità, riscontro da Lopalco e Montanaro. Ora seguano i fatti”

9 Febbraio 2021 0 Di Redazione

“Nell’audizione in Commissione Sanità dell’assessore Lopalco e del capo dipartimento Promozione della Salute, Montanaro, abbiamo avuto finalmente riscontro ad alcune interrogazioni che avevamo posto già da tempo, su numerose criticità della sanità pubblica regionale” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Movimento Regione Salento.

“Ho ribadito la richiesta di un protocollo per consentire ai caregiver familiari dei pazienti Covid con disabilità di affiancarli nel percorso ospedaliero, come atto di civiltà e umanità necessario ed urgente, in considerazione della particolare delicatezza di questi casi. L’assessore Lopalco, che aveva accolto questa mia istanza impegnandosi in Consiglio regionale a dare priorità nella campagna di vaccinazione ai disabili e ai loro caregiver familiari, oggi ha fatto un passo indietro. Ha spiegato che non c’è margine di manovra per le Regioni nella definizione delle categorie e delle priorità nelle vaccinazioni, lasciando aperto solo uno spiraglio per i caregiver dei disabili gravi minorenni, in considerazione del fatto che non esiste ancora un vaccino pediatrico.

Alla luce di questo no, abbiamo rilanciato la nostra prima proposta: un protocollo sul modello Lazio, da diffondere subito ai direttori delle Asl pugliesi, per garantire l’affiancamento ai pazienti disabili Covid ricoverati in ospedale, che hanno la necessità di avere accanto le persone care che ogni giorno si prendono cura di loro. L’assessore ha garantito che si sta lavorando per questo, ma ci auguriamo che i tempi siano rapidi e che si riescano a superare le obiezioni mosse da alcuni direttori sanitari, perché le buone pratiche adottate in Lazio dimostrano che si può fare.

Riguardo alla stabilizzazione che abbiamo sollecitato degli operatori precari del servizio 118, ci è stato risposto che l’adozione delle linee guida emanate la scorsa estate procede a rilento, e che solo le Asl di Foggia e Taranto si sono già allineate. Per i medici in convenzione, invece, non vi sarebbe possibilità di stabilizzazione. Ho ribadito che il problema merita di essere riconsiderato, per evitare il disimpegno annunciato da molti camici bianchi, che metterebbe a rischio la continuità del servizio 118, prima frontiera dell’assistenza sanitaria, irrinunciabile soprattutto in questa pandemia.

Attendiamo comunque la risposta scritta annunciata dal direttore Montanaro, al quale abbiamo sottoposto anche il problema della stabilizzazione degli OSS precari, affinché non debba ripetersi il caso dell’Asl Brindisi, che ha licenziato 141 operatori senza tenere in considerazione il loro sacrificio e la loro pazienza in tutti questi anni di limbo. Ci auguriamo possa esservi un ripensamento per sanare questa ingiustizia, che ha aperto una vera piaga occupazionale e sociale.

Così come attendiamo per iscritto i dati che ci sono stati forniti oggi sulle protesi non standardizzabili per la disabilità. Noi continuiamo a ribadire che vada salvaguardata la libera scelta di questi ausili, da cui dipende non solo la mobilità ma anche la qualità di vita di molti disabili, anche a costo di sfondare ulteriormente il tetto di spesa fissato dal Ministero. Comprendiamo che si sono regole dettate dal Governo centrale, ma crediamo che in questo caso vada garantito prioritariamente un servizio tecnico personalizzato.

Infine, abbiamo posto di nuovo all’attenzione dei vertici della sanità pubblica regionale il problema del futuro dell’ospedale di Galatina, al quale va assicurato il mantenimento della classificazione di primo livello, per garantire il bisogno di salute di un bacino d’utenza di circa 100mila salentini. Ci preoccupa la continuità dei reparti non Covid in questa fase emergenziale, ma soprattutto ci preme conoscere il destino di questo presidio. Dal direttore Montanaro abbiamo appreso che la Puglia sarà l’unica regione del sud a partecipare al gruppo di lavoro ministeriale incaricato della revisione post pandemia del DM 70, il documento che detta le regole in fatto di organizzazione e spesa sanitaria. Ci aspettiamo una revisione dei criteri ragionieristici che hanno penalizzato la sanità pubblica di molti territori con tagli indiscriminati, in modo da garantire il diritto alla salute dei cittadini”.

Condividi: