Pagliaro (LPD): “Il ristoro straordinario non basta per la categoria dei commercianti ambulanti”

Pagliaro (LPD): “Il ristoro straordinario non basta per la categoria dei commercianti ambulanti”

12 Marzo 2021 0 Di Redazione

“In IV Commissione siamo tornati a parlare dei problemi di una categoria che merita davvero particolare attenzione: quella dei commercianti ambulanti – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS – il 17 dicembre riuscimmo a stanziare un contributo a fondo perduto una tantum, proprio per questo comparto che ha subito un crollo verticale, e in molti casi totale, del fatturato nel 2020″.

“Ma siamo ancora aggrediti da un’emergenza sanitaria che ha cambiato le abitudini delle persone relegandole in casa, chiudendo piazze e mercati. Ed è veramente triste prendere atto che ancora oggi questi commercianti si muovono senza alcuna certezza. Non c’è ancora un calendario delle fiere, delle sagre, delle feste patronali. Tutto è fermo.
Con quell’articolo aggiuntivo stanziammo 4 milioni di euro per i ristori agli ambulanti. Riuscimmo a sanare un’ingiustizia, perché erano rimasti gli unici esclusi da ogni forma d’indennizzo, ma è stata una goccia in un oceano che diventa sempre più vasto e profondo, visto il periodo. Mi sembra giusto e doveroso cercare altre soluzioni. La Regione deve farsene carico, insieme con i Comuni.
In Commissione abbiamo sentito la voce degli ambulanti. Abbiamo appreso di tutti gli ostacoli che stanno incontrando per l’erogazione di quei ristori, vista la difficoltà di identificare gli aventi diritto, ossia chi non ha avuto accesso ad altri indennizzi e svolge prevalentemente attività fieristica.
La funzionaria regionale Zampano, responsabile della sezione Attività economiche artigianali e commerciali, ci ha spiegato che la platea complessiva dei potenziali beneficiari, circa 15.500, andava scandagliata per identificare chi davvero avesse diritto al contributo. Bene l’interlocuzione avviata con Anci e Unioncamere Puglia per una procedura semplificata, ma si faccia presto per far arrivare questa piccola boccata di ossigeno ai commercianti in ginocchio.
Sono emersi tanti problemi che impediscono agli ambulanti di lavorare serenamente, anche al di fuori dell’emergenza sanitaria. Servono regole più chiare per tutelare una professione che significa anche cultura, che rappresenta una fetta della nostra storia: sagre e fiere sono parte del nostro dna e, con l’avvento della bella stagione, possono – restrizioni sanitarie permettendo – aiutare queste persone e queste famiglie a risollevarsi.
Conosciamo perfettamente le difficoltà del settore, abbiamo toccato con mano la disperazione di chi non lavora da oltre un anno e non riesce a mettere un piatto in tavola, e per questo ci siamo attivati per aiutare chi sta patendo più di altri la crisi causata dal Covid.
L’assessore Delli Noci ha dichiarato che non ci sono altre risorse disponibili da destinare agli ambulanti, ma siamo certi che si possano e si debbano trovare per sostenere questi lavoratori che, con grande dignità, hanno dichiarato di non voler pesare sulle spalle di nessuno, di preferire il lavoro al ristoro, e che tuttavia sono costretti a restare a casa”.

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