Premio “Salvatore Valentino, una vita dedicata ai giovani”. Insigniti due alunni del Polo 3 di Galatina

Premio “Salvatore Valentino, una vita dedicata ai giovani”. Insigniti due alunni del Polo 3 di Galatina

30 Maggio 2023 0 Di Redazione

Si è svolta ieri, 29 maggio, presso l’Hotel Tiziano di Lecce, alla presenza delle istituzioni nazionali e del territorio, la cerimonia di premiazione del concorso tributato a Totò Valentino (così lo conoscevano tutti), anima dello Snals di Lecce per quasi quarant’anni,  che prevede l’assegnazione di due borse di studio a studenti, studentesse o intere classi di scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado della provincia di Lecce che, durante il percorso di studio, si siano distinti per  azioni di generosità nell’inclusione dei compagni in condizione di “svantaggio”.

Due alunni della scuola secondaria di primo grado Giovanni XXIII, i fratelli Gianluigi e Riccardo Letizia, frequentanti rispettivamente la classe 3^D e 2^A, sono stati segnalati dai loro docenti e dalla Dirigente scolastica, prof.ssa Rosanna Lagna, e insigniti dalla giuria del concorso dell’Attestato di merito per la loro dedizione al prossimo, per la generosità con cui si spendono a sostegno di chi è in condizione di svantaggio e di bisogno dentro e fuori dal contesto scolastico.

Bontà e solidarietà talvolta sono percepiti come concetti astratti o addirittura anacronistici; giovani e bontà, giovani e solidarietà suonano quasi ossimori: la sensazione è che siamo tristemente rassegnati ad accostare i giovani al disagio, alla devianza, alla violenza. Invece tra i ragazzi i valori positivi di cui parliamo sono ancora vivi e presenti.  E la scuola? Uno dei pilastri della società, la seconda agenzia educativa dopo la famiglia, nell’immaginario collettivo sembra non ricoprire più un ruolo, mostra segnali di fallimento nel suo compito primario.

Quanto accaduto in occasione del premio “Salvatore Valentino” è in controtendenza: non è un caso che dalle scuole siano giunte numerosissime le candidature, perché proprio durante il corso di studio, vivendo in comunità, i ragazzi vengono costantemente sensibilizzati, stimolati e imparano a operare secondo principi quali l’inclusione, il rispetto, l’altruismo. La scuola, soprattutto se incontra la collaborazione delle famiglie, resta una valida comunità educante, capace di favorire la maturazione e la formazione umana dei bambini e ragazzi che ne fanno parte.

 

 

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