Presentato il progetto di Koreja denominato “Teatro dei luoghi Festival internazionale 2023”

Presentato il progetto di Koreja denominato “Teatro dei luoghi Festival internazionale 2023”

19 Giugno 2023 0 Di Redazione

E’ stato presentato il “Teatro dei luoghi Festival internazionale 2023”, progetto di Koreja realizzato nell’ambito della terza edizione della “Open call Grandi Eventi” della Regione Puglia con il sostegno di Ministero della Cultura, Unione Europea, Regione Puglia, Comune di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese; in collaborazione con Università del Salento, CdL DAMS, A.R.Va, Parco Archeologico di Rudiae e con il Patrocinio di Puglia Promozione.

Il Festival è un progetto di ampio respiro che, grazie alla rivalutazione di attrattori turistici e beni culturali attraverso l’arte, vuole sostenere il turismo e veicolare l’immagine della Puglia, per raccontare il quotidiano, il politico e il sociale, offrendo allo spettatore/turista nuovi strumenti per modificare la percezione del territorio.

“Il Teatro dei Luoghi Festival Internazionale, dà ai fruitori la possibilità di vivere tempo e spazio in un modo diverso da quello a cui siamo abituati, ripensando la quotidianità e lo spazio delle città – sostiene Grazia Di Bari, consigliera delegata alle Politiche Culturali della Regione Puglia -. Danza, musica e spettacolo ci spingono a guardare oltre, a dare un nuovo significato a centro e periferia e ai luoghi che normalmente vediamo troppo spesso in maniera distratta. Come Regione siamo orgogliosi di supportare questo tipo di eventi, che fanno sì che la nostra splendida terra non sia conosciuta solo per il mare o per i prodotti enogastronomici, ma anche per la qualità dell’offerta culturale, sempre più apprezzata dai turisti”.

“Con Puglia Promozione e Teatro Pubblico Pugliese abbiamo chiuso la Call Grandi Eventi 2023, per la quale abbiamo ricevuto una mole di proposte molto importante, in tutti i campi, dallo sport, all’enogastronomia, allo spettacolo dal vivo, al teatro – ha dichiarato Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia -. Per la prima volta, tra gli eventi di promozione del territorio abbiamo un grande festival internazionale del Teatro, che nasce da uno degli attori più straordinariamente innovativi, all’avanguardia e mediterranei del teatro pugliese, i Cantieri Koreja. “Teatro dei Luoghi”, il festival internazionale di teatro in Puglia che affonda le sue Radici nel Mediterraneo e proietta le sue Ali in Europa e nel Mondo, con cui andremo a sviluppare quella promozione in qualità della destinazione Puglia per linee diversificate di prodotto, che punta – innanzitutto attraverso il linguaggio universale della Cultura e dell’Arte – alla costruzione di ponti tra i luoghi e le comunità”.

“Cultura e turismo sono un binomio di fondamentale importanza delle azioni in corso per il consolidamento e l’ampliamento della stagione turistica. Il turista in Puglia e a Lecce, oltre al mare cristallino, si aspetta di trovare di più e, in particolare, apprezza un’offerta culturale e di spettacoli variegata. È in questo contesto, di valore, che si inserisce il Festival internazionale Teatro dei Luoghi” – dichiara Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione.

“Il Teatro Pubblico Pugliese – sottolinea Paolo Ponzio presidente del Teatro Pubblico Pugliese – è molto lieto di partecipare all’attuazione del Festival internazionale il “Teatro dei luoghi” che quest’anno ha come titolo “il passato è un paese straniero”. Il teatro non può mai essere pensato come un luogo straniero per la sua straordinaria capacità evocativa di attrarre e mettere in relazione l’umano con le sue molteplici identità e ricchezza di sentimenti”.

“Teatro dei Luoghi – riferisce Fabiana Cicirillo, Assessore alla Cultura e Valorizzazione Patrimonio Culturale del Comune di Lecce – è un appuntamento fisso dell’estate leccese, atteso da residenti e turisti per le sue proposte culturali sempre molto stimolanti. Da tempo collaboriamo con Koreja – di recente abbiamo anche formalizzato una convenzione per rafforzare la sinergia fra la città e il suo teatro stabile riconosciuto dal Ministero – perché condividiamo la convinzione che la cultura è turismo e, come tale, l’obiettivo è qualificare sempre di più l’offerta collegandola al prestigio dei luoghi che la ospitano. Dopo le Mura Urbiche, quest’anno saremo con Koreja al Parco archeologico di Rudiae. Si tratta, sia nel caso delle Mura sia nel caso di Rudiae, di luoghi ancora percepiti come nuovi che devono entrare nelle abitudini dei leccesi e dei turisti; e ospitare spettacoli di qualità ci aiuta in questa necessaria appropriazione”.

Un mese di programmazione dall’1 al 30 luglio, 17 spettacoli suddivisi in 4 aree tematiche, 3 luoghi della città coinvolti e artisti internazionali provenienti da Italia, Albania, Bulgaria e Belgio. Sottotitolo di quest’anno “Il passato è un paese straniero…” da L’età incerta di L. P. Hartley (1953).

“Già dal 2002 – racconta Salvatore Tramacere, Direttore del Teatro Koreja – programmiamo ‘Il teatro dei luoghi’, una rassegna estiva di teatro, musica, danza e arti performative che, nel corso degli anni, ha sviluppato una propria identità. L’ambizione di questo progetto è sempre stata quella di crescere e diventare un vero e proprio festival internazionale. Oltre alle splendide località di mare che attirano ogni anno turisti da tutta Europa, infatti, il Salento ha la fortuna di poter offrire un’incredibile varietà di bellezze artistiche e architettoniche, che affondano profondamente le loro radici nella Storia. Ci hanno ispirato i 3 concetti contenuti nel sottotitolo: il tempo, il paese, ciò che è straniero, tutti elementi che ci hanno ricondotto alla città. Per questo motivo, quest’anno abbiamo voluto tracciare una mappa immaginaria che collegasse il centro antico di Lecce scegliendo, per alcuni spettacoli, la sede del Rettorato, con la periferia e il nostro Teatro e con Rudiae, un’altra città ormai quasi scomparsa, che ha dato origine a quella attuale. Una scenografia naturale, che lega e racconta, che si lascia vivere e si dona al visitatore più curioso; che crea nuovi sentieri e nuove possibili strade di senso. Il teatro, la danza e la musica segneranno un percorso che parte dalla specificità di ogni luogo scelto per rivestirlo di nuovo significato, rinnovandone la sua funzione antropologica, politica e culturale. Un viaggio nella polis dal mito alla memoria, dal rito alla comunità, che rappresentano le 4 aree tematiche individuate, per unire teatro popolare e teatro di ricerca. Un Festival a vocazione turistica, dunque, che vede grossi nomi del panorama teatrale italiano ed internazionale, da Fabrizio Bentivoglio con Ferruccio Spinetti a Valentina Lodovini, da Federico Buffa alla Banda Gaber, da Gabriele Vacis a Claudia Castellucci e il coro Bulgaro, dal Tirana Folk Ensemble ad Equilibrio Dinamico Dance Company fino alla prima nazionale del regista belga Jan Fabre, solo per citarne alcuni. Un Festival alla scoperta di culture altre, che osserva e pensa, cercando dove gli altri non guardano”.

Il Paese e la memoria
Il Festival si inaugura l’1 luglio nella prestigiosa cornice del Rettorato di Lecce, con la Lettura Clandestina di Fabrizio Bentivoglio e il contrabbasso di Ferruccio Spinetti: un viaggio alla ricerca dell’Italia d’oggi attraverso le parole e gli scritti di Ennio Flaiano, un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare il Bel Paese per ciò che, incredibilmente, ancora oggi è. Si prosegue con il Teatro Koreja e lo spettacolo Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande (2 luglio) un racconto sulla vita, sulle imprese, sulle opere di un amico e intellettuale straordinario di e con Fabrizio Saccomanno e il coro delle attrici del Teatro Koreja. Con Futura Memoria (7 luglio) Valentina Lodovini, accompagnata dalla musica del quartetto d’archi FontanaMix String Quartet, dà vita ai testi della giornalista Anna Politkovskaja la coraggiosa giornalista russa che nel 2006 ha pagato con la vita la ricerca di verità, libertà e giustizia.
Carrozzeria Orfeo propone uno dei suoi spettacoli più visionari e surreali: in un mondo incrinato da una profonda crisi economica, sociale e umana, l’unica speranza di salvezza è rappresentata dagli Alieni, venuti sulla Terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi…Robe dell’Altro Mondo (14 luglio).
E ancora Gabriele Vacis propone Storie d’acqua. Meditazione sul clima (23 luglio), un lecture show che affianca le risposte di scienziati, mistici e scrittori a domande, paure e speranze della generazione che vive il cambiamento climatico come una battaglia mondiale da perseguire attraverso azioni quotidiane.

Il Paese e la comunità: il teatro
Una donna, una “deportata” della vita è la protagonista dell’ultimo lavoro drammaturgico di Annibale Ruccello, Anna Cappelli diretto da Renato Chiocca (12 luglio), la storia di una donna che prova, attraverso rinunce e compromessi, ad essere felice.
Il ruolo delle donne nella storia e nella contemporaneità, la violenza domestica, il linguaggio sessista e la parità di genere, sono i temi della drammaturgia teatrale di Ilaria Cangialosi con Virginia allo Specchio (15 luglio) ispirato ad Orlando, una delle opere più d’avanguardia sulla fluidità di genere, scritta da V. Woolf.
E ancora in scena Il ronzio delle vedove di Aldo Augieri e Simona Sansonetti (20 giugno) con i ragazzi del Centro salute mentale di Lecce, attrici ballerine e libere professioniste. Un lavoro ispirato al “Don Giovanni” di Molière per raccontare il rapporto fra il maschile e il femminile. Si parla ancora di genere in Essere o non Essere (21 luglio). Fresco dal recente debutto al Maggio all’Infanzia, lo spettacolo del Teatro Koreja realizzato in collaborazione con Babilonia Teatri è dedicato ai giovani spettatori dai 12 anni in su: quattro piccole, semplici storie che diventano esempi potenti dell’impossibilità di essere se stessi in un mondo che traccia una linea netta di demarcazione tra maschile e femminile.

Il Paese e il rito: la danza
La tradizione culturale orientale trova nuovi echi nella musica popolare del Tirana Folk Ensemble (13 luglio) che compone ritualità antiche e colorate nelle danze dell’intera Albania; a seguire, le musiche del dj Amor del Rey proveniente da Tirana restituiscono suggestioni e ritmi balcanici. La perdita del senso di appartenenza e la condizione dell’essere migranti viene invece sottolineata da Roberta Ferrara e da Equilibrio Dinamico Dance Company  con Confini Disumani (16 luglio), una preghiera fisica, dove nazione e patria si sgretolano a causa della mancata umanità che il mondo subisce. Ispirato al testo Solo Andata di E. De Luca.
La miscela di antichi canti ortodossi dell’Europa orientale con i canti rurali della Russia del Coro maschile bulgaro In Sacris di Sofia, rappresenta una naturale ispirazione per la danza di Claudia Castellucci-Societas (28 luglio).

Il Paese e il mito
Le parole sono le protagoniste de La città delle parole (3-9 luglio) del Teatro Koreja, un viaggio tra passato e presente, tra memoria e ricerca, tra architettura e natura per raccontare i contorni profondi della relazione fra la città e l’ascoltatore. Un progetto speciale di drammaturgia partecipata riservato a 30 partecipanti a replica.
In Italia Mundial (8 luglio) Federico Buffa giornalista e volto noto di Sky accompagnato al piano da Alessandro Nidi racconta l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai Mondiali di calcio che si tennero in Spagna nel 1982.
La Banda Gaber racconta il sig. G (9 luglio) è il titolo dello spettacolo che vuole essere un omaggio al noto cantautore milanese: in scena la storica formazione di musicisti che per oltre 20 anni ha accompagnato Gaber nei suoi concerti.
II fuoco come archetipo della conoscenza tecnologica e scientifica, liberata dalle catene della superstizione e dell’ignoranza è il fulcro di Prometeo (22 luglio) la rappresentazione di Gabriele Vacis che diviene emblema del pensiero libero e del sapere che affranca gli uomini.

La chiusura del Festival è riservata ad un grande e attesissimo evento: la prima nazionale di SIMONA, the Gangster of Art (29 e 30 luglio) un’opera con la regia di JAN FABRE (Belgio). Artista visivo, coreografo, regista teatrale e scenografo belga, Fabre è considerato una delle figure più innovative del panorama artistico internazionale. Nel suo nuovo spettacolo si racconta la missione di una gangster: eliminare tutta la cocaina del mondo dell’arte cristallizzandola in una scultura, fra brama di vita e fede nell’anarchia dell’amore, per ripristinare uno dei più essenziali doveri dell’umanità, lottare per il potere della bellezza.

Attento ad accogliere tutte le platee, il Festival si impegna a garantire una migliore accessibilità ai luoghi e agli spettacoli con il supporto della Cooperativa Sociale L’Integrazione che grazie al marchio di accessibilità AbilFesta garantirà ai fruitori la massima inclusione.

Oltre alle collaborazioni più istituzionali, il Festival mette insieme una serie di realtà culturali presenti a Lecce e provincia con l’obiettivo di creare una rete informativa diffusa per migliorare la permanenza dei turisti in città in modo sempre più professionale, aggiornato e organizzato: Museo Ebraico, Museo Ferroviario, Libreria Palmieri, Libreria Feltrinelli, Pro Loco APS di Lecce, Torre Matta, MUST, ArtWork Cooperativa Sociale, LeccEcclesiae, Museo Castromediano, Polo Biblio Museale di Lecce, Officine Cantelmo, Hilton Garden Inn, Castello Volante di Corigliano d’Otranto, Clinica Petrucciani, Manifatture Knos, Castello di Gallipoli.

 

 

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