Progetto per un impianto di digestione anaerobica a Cutrofiano. Se ne discute in un incontro pubblico

Progetto per un impianto di digestione anaerobica a Cutrofiano. Se ne discute in un incontro pubblico

23 Maggio 2024 0 Di Redazione

Le associazioni Forum Amici del Territorio E.T.S, ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente) sezione di Lecce, A.I.R.S.A. (Associazione Indipendente Ricerca Salute e Ambiente), Coordinamento Civico Ambiente e Salute, provincia di Lecce, Noi Ambiente e Beni Culturali di Noha e Galatina, Nuova Messapia di Soleto, Natural-mente No Rifiuti di Collemeto e Galatina, Galatone Bene Comune, organizzano un incontro pubblico dal titolo: “Impianti di digestione anaerobica per la produzione di biometano. Il mega progetto industriale di 5 ettari a Cutrofiano” che di terrà giovedì 23 Maggio, alle ore 19:30, presso piazza Municipio.

“Il Salento leccese sta diventando il polo nazionale per la trasformazione e lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non, ai danni della salute dei cittadini, in un territorio con un quadro sanitario allarmante – scrive in una nota Gianfranco Pellegrino, presidente dell’associazione Forum Amici del Territorio E.T.S. -. La somma dei rifiuti trattati negli opifici in esercizio con quelli in fase di progettazione, ammontano ad un totale di circa due milioni di tonnellate all’anno. Quindi esiste una diffusione esponenziale degli impianti privati di trattamento dei rifiuti sul nostro territorio, in particolare gli impianti di digestione anaerobica, senza che vi sia una pianificazione regionale, in grado di valutare le vere necessità del territorio e individuarne sullo stesso, aree idonee per l’insediamento di impianti medio-piccoli possibilmente pubblici. Un progetto di digestore anaerobico per ben 80.000 tonnellate/anno di rifiuti speciali e di frazione organica dei rifiuti solidi urbani è in fase di valutazione dal 2021 nei competenti uffici della Provincia di Lecce nel territorio di Cutrofiano – spiega il presidente Pellegrino -. Questo mega impianto industriale per 5 ettari di estensione è stato previso nel mezzo del Parco dei Paduli, un paesaggio rurale tutelato dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia. Ma a quanto pare questo non basta per fermare lo ‘spirito imprenditoriale’, che sta portando il nostro territorio al neo-colonizzazione energetica”.

Condividi: