“Sei personaggi… raccontano”. Talk show per confrontarsi sui temi di attualità

“Sei personaggi… raccontano”. Talk show per confrontarsi sui temi di attualità

19 Gennaio 2023 0 Di Redazione

Per “riscaldare” l’inverno 2023 un talk show con grandi personaggi noti del Salento che si confrontano sui temi di attualità. Così nascono i sei eventi proposti da Raimondo Rodia che, tra la fine di gennaio ed il 23 febbraio, illumineranno le Gallerie Tartaro di Galatina, in via Principe di Piemonte, nel centro della città.

Si inizia con Mino De Santis il prossimo 25 gennaio. Così lo descrive suo fratello Giuseppe che ben lo conosce: “E’ un sognatore ingenuo e intellettualmente onesto. Insofferente a qualsiasi regola, non scenderebbe mai a compromessi, ha l’anima libera e resta anarchico anche quando non sarebbe il caso… ha una singolare genialità, un’autentica vena artistica che differisce da qualsiasi accomodante musicalità ‘popolare’ oggi cosi volgarmente e insopportabilmente stereotipata”. Con lui si parlerà di un tema altamente spirituale: alchimia, esoterismo, un tuffo nel mondo reale ed irreale dove contano i sentimenti, il nostro mondo interiore e molto altro.

Il 2 febbraio, data unica fissata alle ore 18, è in calendario la presentazione del secondo romanzo di Fernando Blasi in arte Nandu Popu dei Sud Sound System dal titolo “Li Menati”. Li menati in Salento sono i reietti, letteralmente gente da buttare, da evitare. Raramente però finiscono in discarica e anzi, affondano le loro radici nel territorio rendendolo marcio e inospitale. Molti dei menati che Fernando Blasi, in arte Nandu Popu, racconta in questo suo secondo libro, subiscono una metamorfosi profonda e irrefrenabile tanto da diventare boss della Sacra Corona Unita. Una metamorfosi che riguarda tutti, non solo i menati. Riguarda chi la incoraggia, chi sta a guardare, chi si rende invisibile lasciando il territorio alla loro mercé. Nandu Popu regala al lettore un racconto che attraversa il tempo e le vite di chi ha vissuto la Puglia soprattutto in determinati anni. Uno squarcio sul passato di una parte del territorio salentino, Casalabate in particolare, e sui trascorsi autobiografici dell’autore. Un continuo cammino tra passato e presente, tra credenze e storia, un atto d’amore nei confronti della propria terra e un avvertimento alle nuove generazioni affinché imparino a non restare a guardare e a intervenire, per cambiare le cose senza subirle.

Il terzo ospite è Giampiero Khaled Paladini che presenterà il suo ultimo romanzo “Jihad” l’8 febbraio. Un tema molto in voga in questo momento in cui c’è bisogno di trovare un compromesso tra occidente ed oriente, tra ricchi e poveri, in un mondo sempre più globalizzato. Giovanni Piero Paladini, salentino di 65 anni, laureato in Giurisprudenza e Presidente della CONFIME – Confederazione Imprese Mediterranee. Esperto in relazioni internazionali e geopolica. Ha acquisito pluriennale esperienza nel campo dell’internazionalizzazione delle imprese e della cooperazione accademica con particolare riguardo all’Area MENA. Da circa quindici anni ha dato concretezza alla sua passione, cioè la narrativa, attraverso la quale racconta le proprie esperienze, sensazioni ed emozioni vissute nei tanti viaggi in giro per il mondo. Ne sono nati cinque romanzi tra cui ultimo “Jihad”. In precedenza la trilogia dedicata all’affarista internazionale Marco Latini, comprendente “L’onore perso”, “Il decimo cerchio” e “Il giuramento del falco” ed infine “…e adesso tutto cambia”. “Jihad” è la storia di un giovane immigrato tunisino, aristocratico e ricco, Mohamed, scappato dal suo Paese a seguito della persecuzione del presidente Ben Ali nei confronti del partito Ennadha, di cui faceva parte il padre. Giunto in Sicilia, accolto dagli amici del padre, scopre di essere stato destinato a un futuro di leader della Jihad e manager di una compagnia finanziaria che, grazie a complicità mafiose locali e poteri forti internazionali, è dedita al malaffare, al traffico di armi e droga e al finanziamento del terrorismo islamico. Le contraddizioni personali, tra principi religiosi e vita sentimentale, lo travolgono trasportandolo in un vortice di dolore, angoscia e sensi di colpa.

Il quarto ospite Venerdì 10 febbraio è il prof. Giovanni Leuzzi, da sempre impegnato con progetti nel campo culturale e sociale. Con lui si parlerà di “salentinità”, tutto ciò che caratterizza e ci rende orgogliosi di essere nati nel tacco d’Italia. La millenaria civiltà contadina; una civiltà che nei centri rurali del Salento aveva realizzato, pur in un quadro diffuso di povertà, sfruttamento ed ingiustizia, straordinari risultati di risposta ai bisogni collettivi, di socialità ed identità culturale. Le piazze di quei paesi, che negli ultimi anni sono state oggetto di importanti rifacimenti strutturali ed estetici dagli effetti spesso scenografici, perduta ogni funzione economica e sociale, oggi si presentano come spazi vuoti di presenza umana, freddi, senza storia, senza anima e memoria e ormai da decenni attendono nuova linfa e nuova vita, che sarà, se mai, del tutto diversa da quella di un passato leggendario ed irripetibile. L’ottava rima, con la musica e le cadenze sue proprie, poggia sulla strepitosa padronanza di una lingua che, già grande di suo, si è strutturata nei secoli con scambi, arricchimenti i più diversi, consentendo al popolo del Salento straordinarie capacità espressive, comunicative e creative; lingua che nel poema è strumento formidabile per il disegno di quadri, situazioni e personaggi, lo sviluppo del pensiero e del racconto, il dipanarsi di nostalgiche ricostruzioni e di ironiche, ma spesso amare e desolate invettive, tutte giocate tra il semiserio rimpianto del passato e la icastica condanna del presente.

Fabrizio Romano Camilli, imprenditore e politico, sarà, invece, l’ospite di Mercoledì 15 febbraio. Nel corso della sua carriera politica è stato Assessore ai trasporti, vie di comunicazione e demanio marittimo della Regione Puglia, Presidente del comitato regionale Protezione Civile e componente della Commissione regionale antimafia. Dal 2004 autore di romanzi autobiografici e narrativa politica in genere aprirà una sua pagina come autore nel giugno 2020 con lo pseudonimo di Faro Milli. Con lui divagheremo del mondo politico di ieri e di oggi.

Infine, Giovedì 23 febbraio 2023, alle ore 18, è la volta del cantautore P40. Il progetto P40 nasce nel 2002 dall’idea del musicista Pasquale G. Quaranta, personaggio emergente ed estroso della grande fucina di artisti salentini, subito balzato agli occhi del pubblico della sua terra natía per l’originalità della sua opera e il carisma del personaggio. Alla base del lavoro di P40 c’è l’osservazione attenta e critica del suo tempo che l’artista cerca di ri-significare nei suoi spettacoli, attraverso un repertorio di brani inediti composto dallo stesso. Incarnando un incontro tra la figura del cantautore e quella dell’attore, che insieme convivono sul palco portando in scena una rappresentazione quasi teatrale, essenziale, a tratti geniale ma nello stesso tempo ricca di improvvisazioni che giocano sugli equivoci e sulle sensazioni del pubblico.

Le serate si svolgeranno presso le Gallerie Tartaro in via Principe di Piemonte a Galatina, alle ore 18:00, e saranno riprese dalla TV Sud Tele Galatina e rimarranno archiviate sul canale YouTube dell’emittente.

 

 

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