Umanizzazione pittorica dell’unità operativa di Pediatria del presidio ospedaliero di Gallipoli

Umanizzazione pittorica dell’unità operativa di Pediatria del presidio ospedaliero di Gallipoli

20 Luglio 2021 0 Di Redazione

Si è tenuta ieri la cerimonia di presentazione e consegna dell’umanizzazione pittorica dell’unità operativa di Pediatria del presidio ospedaliero “Sacro Cuore di Gesù” di Gallipoli. A tagliare il nastro l’assessore alla Sanità, professore Pier Luigi Lopalco e l’assessore allo Sviluppo economico, ingegnere Alessandro Delli Noci. Erano, inoltre, presenti i vertici di ASL Lecce e, in primo luogo, il direttore amministrativo, dottor Antonio Pastore e il sindaco della “Città bella”, Stefano Minerva.

L’intervento di umanizzazione dell’intero reparto, per un totale di 500 mq e che, pertanto, sottende un cospicuo impegno economico, è stato progettato dalla graphic designer Sally Galotti, già disegnatrice Disney ed è frutto della partnership di due enti benefici: l’Associazione Cuore e mani aperte OdV, presieduta da Don Gianni Mattia e la Fondazione Banca Popolare Pugliese Giorgio Primiceri Onlus, presieduta dal dottor Vito Antonio Primiceri.

L’umanizzazione verso le cure e gli spazi ospedalieri sposa bene la definizione di salute propugnata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, quale stato di benessere fisico, psicologico e sociale e, pertanto, rappresenta un elemento in grado di favorire la guarigione del paziente, ancor più quello pediatrico, grazie alla distensione psicologica che favorisce.

“Un sorriso può fare la differenza. Una carezza può davvero alleggerire il peso sul cuore di un bambino, di un genitore che soffre” dice Donato Metallo, consigliere regionale salentino e Presidente della Commissione Cultura, Lavoro e Formazione. “La stessa cosa può fare una Bimbulanza, un’opera pittorica sulle favole, un set di giochi. Si chiama Umanizzazione Sanitaria e dentro c’è una visione piena di cuore e impegno. Il lavoro di Don Gianni Mattia e dell’associazione Cuore e Mani aperte non devo certo raccontarlo io. In trincea nei reparti con i Clown, sulle strade con gli autisti della Bimbulanza, nelle case con il sostegno alle famiglie. Le istituzioni hanno il compito di accogliere, sostenere e valorizzare esperienze come questa. E anche di prendere esempio. Da oggi, la Pediatria dell’Ospedale di Gallipoli è più bella, accogliente, vicina, anche grazie all’impegno della Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri – Onlus”. Si è riempita dei murales di Sally Galotti, dei colori della solidarietà. Da oggi tutto il Salento ha un luogo speciale in cui le terapie fanno meno paura, e la speranza si fa più forte!”

“Questa è stata l’ennesima manifestazione di affetto e di vicinanza per il nostro reparto da parte di Don Gianni. La sua associazione Cuore e mani aperte, con il servizio della Bimbulanza, da sempre permette il trasferimento dei nostri piccoli pazienti presso altri centri specialistici, sostenendo le famiglie non solo da un punto di vista umano, ma anche economico quando necessario. Il suo operato deve essere da esempio come impegno di umanizzazione dell’assistenza medica, impegno confermato ancora volta oggi qui a Gallipoli e nei mesi scorsi a Casarano, con la volontà di rendere accoglienti e gioiosi questi ambienti ospedalieri, che altrimenti risulterebbero ostici e freddi per i nostri bambini”-ha aggiunto il dottore Alessandro Tronci, direttore responsabile del reparto di Pediatria di Gallipoli.

Per il presidente della Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri” – Onlus, dottor Vito Primiceri “Rendere un po’ più sereno il soggiorno dei bambini presso i reparti ospedalieri è iniziativa encomiabile, meritevole di attenzione civile e sociale, sulla quale risulta molto opportuna la collaborazione dei privati a sostegno dell’opera della sanità pubblica. Nobile e meritoria, quindi, l’iniziativa di “umanizzazione pittorica” di reparti e degenze pediatriche realizzata dall’Associazione “Cuore e mani aperte – OdV”, alla quale la Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri” ha inteso aderire dando un concreto sostegno alla realizzazione dell’iniziativa. Ritengo che rendere gli ambienti degli ospedali più accoglienti, colorati e confortevoli sia un fine da perseguire in ogni situazione connessa con la vita dei minori, per alleviare, sia pure di un poco, le preoccupazioni e il dolore, anche fisico, che quasi sempre le cure ospedaliere comportano.”

“Ogni volta che nei nostri cuori si accende la speranza di poter raggiungere e sostenere con un tocco di colore e umanità qualcuno che sta lottando noi ci sentiamo madri, perché ci sembra di rimarcare il dono della vita, il generare amore. Oggi siamo madri di questo nuovo progetto di umanizzazione degli spazi ospedalieri. Non è per noi il primo e con il sostegno dei nostri benefattori non sarà l’ultimo, tuttavia ogni volta è come se fosse la prima. Ci coglie la stessa emozione, lo stesso entusiasmo, stupore, attesa e meraviglia. Ci sembra di vivere il tutto con lo sguardo di quei bambini che ci guardano con fiducia e speranza e vedono in noi la risposta alla loro confusione. Eppure ogni volta che i nostri sguardi si incrociano sono loro a diramare i nostri dubbi, la nostra stanchezza e le difficoltà che si sono potute incontrare. Non sempre i sogni sono di facile attuazione, bisogna fare i conti con i tempi, le risorse, gli imprevisti, ma dopo tutto questo, quando tutto è pronto, restano solo la riconoscenza e l’amore. Ci sono voluti tre anni per portare a compimento questo sogno ed è così dolce pensare a questo lasso di tempo con un simbolismo d’amore, con la presenza di Dio, la Trinità e quindi ogni fatica cessa e resta solo la benedizione del nostro Padre. Ed ecco che le pareti del reparto di Pediatria, gli occhi e i cuori si riempiono delle profondità limpide del mare ed esso è animato da delfini sorridenti, pesci colorati, coralli sgargianti e forzieri pieni di tesori. I bambini sono il nostro tesoro più bello, il nostro amore più puro e al tempo stesso questi bambini hanno dentro di loro una forza che brilla come quel tesoro di diamanti e oro che è ben raffigurato su queste pareti. E poi ci sono alcuni elementi che ritornano nei diversi reparti degli ospedali che abbiamo reso a misura di bambino come i fenicotteri, le foreste incantate a voler rimarcare un concetto semplice: non c’è alcuna distanza tra i diversi posti preposti alla cura. C’è un cordone fatto di amore, condivisione e speranza che unisce ogni punto di questo nostro territorio, dei professionisti che si donano e di tutti i bambini che si affidano a mani che curano e a cuori che amano. E poi ci siete voi, tutti voi, coloro che reggono questo mondo di speranza rendendosi dono e rendendoci dono” – sono le parole con cui Don Gianni Mattia, presidente e fondatore dell’Associazione Cuore e mani aperte ha presentato l’iniziativa.

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