Via all’iter per il riconoscimento delle grotte preistoriche salentine come Patrimonio Unesco

“Finalmente il primo passo concreto della Regione per attuare la mia mozione approvata a novembre 2022, che impegna la giunta a fare pressing per il riconoscimento delle grotte preistoriche salentine come Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. L’obiettivo è tutelare e valorizzare un eccezionale giacimento storico archeologico pressoché sconosciuto, che merita invece di essere reso fruibile al pubblico” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro (FdI).

Tre anni dopo, lo scorso 19 dicembre, allo scadere del suo mandato, la giunta regionale Emiliano ha dato il via libera all’iter di candidatura Unesco delle Grotte carsiche della Puglia Preistorica, con l’approvazione di un protocollo d’intesa con undici Comuni che ospitano i siti paleolitici. Dunque, un ampliamento della mia mozione all’intero territorio regionale.

“Non posso che esprimere soddisfazione per questo provvedimento regionale, sia pure con il rammarico per il mancato riferimento – da parte dell’ex presidente Michele Emiliano e dell’ex assessora alla cultura Viviana Matrangola – alla mia mozione approvata all’unanimità a fine 2022, che ha avuto il merito di porre all’attenzione del governo regionale un patrimonio sotterraneo che custodisce le origini della nostra civiltà – aggiunge Pagliaro -. Un esempio su tutti è la meravigliosa Grotta dei Cervi a Porto Badisco, dove la leggenda narra sia sbarcato Enea, un vero e proprio tempio della preistoria con uno straordinario ciclo pittorico risalente a 8-5mila anni fa, definita dal National Geographic Cappella Sistina del Neolitico. Ora ci auguriamo che il tavolo di lavoro con i Comuni, guidato dal Museo della Preistoria di Nardò, proceda spedito per ottenere l’obiettivo del riconoscimento Unesco, che potrà dare impulso alla fruizione delle grotte preistoriche di Puglia a fini turistico culturali. Da parte mia, sono pronto ad offrire la massima collaborazione per un obiettivo tanto importante”.