Xylella: 7,6milioni ad enti pubblici per contrastare il batterio killer

Xylella: 7,6milioni ad enti pubblici per contrastare il batterio killer

30 Dicembre 2022 0 Di Redazione

Sono 7,6 i milioni di euro per il 2023 ed il 2024 da destinare agli enti pubblici per dare corso alle pratiche fitosanitarie obbligatorie sulle superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, bordi delle strade, canali, aree demaniali, quando sono 1.454 gli ulivi infetti abbattuti da giugno ad oggi, una misura molto sofferta che si è resa necessaria per arrestare l’avanzata della Xylella, il batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia.

A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’approvazione della delibera di Giunta regionale con la quale vengono trasferite le risorse del Piano anti Xylella del Ministero delle Politiche Agricole agli enti pubblici per le pratiche fitosanitarie per un importo pari a € 3.620.000,00 per il 2023 e € 4.020.000,00 per il 2024.

“Serve l’impegno forte di tutti gli enti pubblici e degli hobbisti che hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio – insiste Coldiretti Puglia -. Con l’istituzione della nuova area infetta denominata ‘Valle d’Itria’, con relativa zona cuscinetto dalla larghezza di 5 km, a causa dell’’elevato rischio sanitario confermato nell’area tra Monopoli e Polignano, si rende necessario applicare nella zona infetta l’art. 7 del Reg. 2020/1201 ovvero l’eliminazione della pianta trovata infetta e l’eliminazione di tutte le piante della stessa specie di quella trovata infetta indipendentemente dal loro stato sanitario, le piante di specie diverse da quella della pianta infetta che sono risultate infette in altre parti dell’area delimitata e tutte le piante specificate, che non sono state immediatamente sottoposte a campionamento e ad analisi molecolare, tutto questo in un buffer di 50 metri dalla pianta infetta. Oltre alle pratiche fitosanitarie obbligatorie – aggiunge Coldiretti Puglia – serve tempestività per estinguere immediatamente i focolai attivi con gli ulivi infetti che sono fonti di inculo della malattia e bloccare l’avanzata inarrestabile della malattia, in zona indenne dove oltre all’abbattimento degli ulivi infetti si dovrà procedere anche sulle piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri, perché la diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata. La Xylella ha inciso anche sulla campagna olivicola in corso in Puglia, dove In provincia di Brindisi la raccolta subirà una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici, oltre alla continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge oltre il 50% rispetto alle annate precedenti. A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata in corso, un andamento produttivo divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi, mentre sono state registrate forti problematiche sui nuovi impianti di olivo causate dai forti attacchi di Oziorrinco e di Cicale”.

 

 

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