Abbandono di rifiuti. A Nardò arrivano 20 nuove fototrappole

Abbandono di rifiuti. A Nardò arrivano 20 nuove fototrappole

16 Luglio 2021 0 Di Redazione

Venti nuove fototrappole di ultima generazione per immortalare gli sporcaccioni. L’assessore all’Ambiente Mino Natalizio ha ritirato questa mattina dagli uffici dell’Ager (Agenzia della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti) a Bari i fondamentali dispositivi a supporto dell’attività di vigilanza sulle violazioni ambientali. A consegnarle lo stesso direttore di Ager Gianfranco Grandaliano.

Le fototrappole sono dispositivi autoalimentati e dotati di ampia memoria rimovibile e di sensori notturni, che vengono movimentati periodicamente sui siti sensibili per continui cicli di monitoraggio e di controllo remoto del territorio. L’obiettivo è contrastare con decisione soprattutto il fenomeno degli abbandoni incontrollati di rifiuti su aree urbane ed extraurbane, una pessima abitudine di chi continua a ignorare norme di legge e regole di buon senso.

Il Comune di Nardò, nei mesi scorsi, su invito di Ager, ha proceduto a una formale richiesta di fornitura delle fototrappole, che sono state distribuite a 62 Comuni e Province pugliesi in base ai criteri della estensione della superficie del territorio comunale, della popolazione e dei flussi turistici. Venti, appunto, è la quota di dispositivi assegnata a Nardò.

“Nei terreni di periferia e su strade secondarie extraurbane – ricorda Mino Natalizio – c’è un quadro desolante di abbandoni di rifiuti di ogni tipo. È chiaro che ci aspettiamo tutti un cambio culturale, una matura coscienza collettiva, ma nel frattempo occorre reprimere con severità gesti che sono tanto inspiegabili quanto ignobili. E le fototrappole sono un supporto importantissimo nell’attività di vigilanza e poi sanzionatoria. Lo dico e lo ripeto da sempre, non sarà mai troppo tardi per capire che non è vero che una volta fuori dall’uscio di casa, la terra sotto i piedi non ci appartiene più. Anzi, diventa di tutti e tutti abbiamo lo stesso identico dovere di non deturparla vergognosamente”.

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