“Aracne: filo per filo, punto per punto, segno per segno”: una mostra d’arte contemporanea al MUST

“Aracne: filo per filo, punto per punto, segno per segno”: una mostra d’arte contemporanea al MUST

18 Marzo 2024 0 Di Redazione

Venerdì 22 marzo alle ore 18 si inaugura al MUST di Lecce la mostra di arte contemporanea “Aracne: filo per filo, punto per punto, segno per segno”. Nata da un’idea di Claudia Branca, direttrice del Museo Storico della Città di Lecce, la mostra è allestita nelle sale del piano terra e sarà visitabile dal 22 marzo al 22 ottobre 2024.

L’esposizione presenta una significativa selezione di opere di Fiber Art, “una corrente che fonda il suo operare sull’uso della tessilità, intesa sia come polpa, filo, fibra o tessuto, sia come procedimenti tecnici, concettuali o virtuali”, come l’ha definita la docente, giornalista e saggista Renata Pompas. La trama e l’ordito, i movimenti sapienti e reiterati per tradizione nei secoli dalle donne diventano spunti e materiale per l’espressione artistica, uscendo dallo stretto ambito domestico e superando i limiti del genere. Osservando la vasta fenomenologia dell’arte contemporanea, si comprende come il tessuto sia divenuto un linguaggio artistico, autonomo da quello prettamente sartoriale seguendo, come ogni altro ambito umano, l’evoluzione della società.

Non sono pochi gli artisti che utilizzano intrecci, ricami, stoffe, fili per la realizzazione delle loro opere, al fine di trasmettere messaggi eterogenei, in linea con le proprie linee di ricerca.

È il caso – solo per fare degli esempi – di Alighiero Boetti (1940 – 1994) che, a partire dagli anni Settanta, eseguì le sue celebri “Mappe ricamate”, vere e proprie tavole geografiche realizzate con tessuti cuciti. L’ago e il filo divennero, per l’artista, che le considerava “il massimo della bellezza”, strumenti per osservare il mondo dal punto di vista delle sue mutazioni politico-sociali.

Anche Maria Lai (1919–2013) adoperò la tessitura per trasmettere messaggi sociali: la similitudine tra il cucire e la costruzione di rapporti comunitari è, ad esempio, alla base di “Legarsi alla montagna”, evento partecipativo del 1981.

La Fiber Art è, quindi, un esteso e variegato universo di cui, nella mostra, si propongono trenta opere eseguite da artisti nazionali e internazionali di diverse generazioni, provenienti da prestigiose collezioni private e importanti gallerie.

L’iniziativa, così come le mostre “Ricamata Pittura. Marianna Elmo e l’arte dei fili incollati nell’Italia Meridionale del Settecento” del 2021 e “Angelo Filomeno. Works. New Millenium” del 2023, si colloca nella sfera dell’arte del cucito e del ricamo e rispecchia pienamente il progetto culturale del MUST. L’obiettivo della mostra è far conoscere un particolare settore espressivo dell’arte visiva internazionale contemporanea, ponendo in luce anche le ricerche di autori appartenenti al territorio salentino.

La lista degli artisti presenti è di tutta rilevanza: Vincenzo Agnetti, Arman, Elizabeth Aro, Paola Besana, Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Renata Bonfanti, César, Fortunato Depero, Arthur Duff, Tracey Emin, Sylvie Fleury, Sandro Greco, Yayoi Kusama, Maria Lai, Sveva Lanza, Nicola Liberatore, Corrado Lorenzo, Claudia Losi, Franca Maranò, Eva Marisaldi, Hermann Nitsch, Jorge+Lucy Orta, Salvatore Scarpitta, Gino Severini, Chiharu Shiota, Shoplifter (Hrafnhildur Arnardóttir), Sissi, Cesare Tacchi, Joana Vasconcelos.

La mostra – che si è avvalsa della collaborazione di un comitato scientifico composto da Massimo Guastella, Lia De Venere, Diego Viapiana e Gabriella Anedi, e del Laboratorio TASC del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento – è accompagnata da un catalogo, per le Edizioni MUST Lecce, a cura di Lia De Venere e Massimo Guastella, con testi degli stessi curatori, di Gabriella Anedi, Rosanna Carrieri, e le schede biografiche e critiche di Alessia Brescia, Rosanna Carrieri, Federica Coi, Erika Presicce, Daniela Rucco e Ludovica Vivenzio.

“Con Aracne. Filo per filo. Punto per punto. Segno per segno – scrive in catalogo Carlo Salvemini, sindaco di Lecce – chiudiamo simbolicamente un cerchio, iniziato a maggio del 2021 con il restyling e il nuovo allestimento delle sale del Must – Museo Storico della Città di Lecce, riaperto inaugurando la mostra dedicata all’artista leccese Marianna Elmo. Oggi inauguriamo questa nuova esposizione, la prima e più importante mostra sulla Fiber Art mai fatta in Puglia, sul filo, il tessuto e l’arte, su un linguaggio artistico svincolato dall’artigianato e dal design, che ci permette di completare il nostro viaggio degli ultimi anni accogliendo al Must alcune belle opere di grandi artisti italiani e internazionali”.

Così introduce la mostra Claudia Branca, direttrice del MUST: “Riunire in un’unica mostra trenta artisti differenti per epoca, collocazione geografica, cifra stilistica potrebbe apparire storicamente e filologicamente un’operazione azzardata se non fosse per quel “filo” che li accomuna e li collega ad un’unica corrente artistica, la fiber art, detta anche arte tessile o arte morbida, basata sull’unione di diversi materiali tessili, sia flessibili che fibrosi, in cui gli elementi utilizzati vengono in genere aggregati senza ricorrere ad adesivi, giunti o saldature ma attraverso nodi, intrecci e cuciture”.

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