Continua l’impegno nell’Ambito Territoriale Sociale Galatina del Centro Antiviolenza Malala

Continua l’impegno nell’Ambito Territoriale Sociale Galatina del Centro Antiviolenza Malala

6 Aprile 2021 0 Di Redazione

“Il Centro Antiviolenza Malala dell’ATS di Galatina continua il suo impegno costante e costruttivo sul territorio dell’Ambito a difesa delle donne che subiscono violenza di genere e dei loro figli, offrendo ascolto, accoglienza, protezione, supporto psicologico individuale o in gruppo, consulenza legale, supporto ai minori, orientamento al lavoro e autonomia abitativa” – dichiara la dott.ssa Paola Gabrieli, coordinatrice CAV Malala ATS Galatina.

“La violenza contro le donne è un fenomeno trasversale, pervasivo, che ha radici profonde nella nostra cultura – aggiunge la dott.ssa Paola Gabrieli – la pandemia ha agito da amplificatore, aggiungendo isolamento ad isolamento, trasformando la casa di tante in una trappola. L’emergenza sanitaria, che si riverbera in tutti gli aspetti, psicologici, relazionali ed economici, ha reso più difficile, per tante, l’accesso al servizio.

L’immediata risposta organizzativa messa a punto dai Centri antiviolenza e dalle case rifugio, in seguito alla circolare emanata dalla Regione Puglia a pochi giorni dal lockdown, ha sottolineato l’esigenza di rafforzare i servizi specializzati di supporto e ospitalità per le donne, attraverso capillari azioni di comunicazione istituzionale e orientamento ai servizi per le vittime.

Il CAV Malala nel 2020 non ha mai interrotto la propria attività grazie al lavoro degli operatori del servizio e dall’Equipe Specialistica di 1° livello che oltre alle figure previste dal Regolamento Regionale, ha nel suo interno la ginecologa del Consultorio Familiare di Galatina e una Pediatra del territorio. Inoltre il centro ha messo a disposizione lo “Sportello di ascolto virtuale” e un indirizzo email dedicato alle richieste di intervento.

L’attenzione è stata posta anche sull’aspetto più che mai cruciale del lavoro in rete da parte dei servizi specializzati e generali per fronteggiare le particolari criticità che i casi di violenza assumono in una situazione di emergenza sanitaria e sulla necessità di fornire adeguato sostegno economico ai servizi anche per poter operare in sicurezza. Nel corso dell’anno il Presidente del Coordinamento Istituzionale unitamente al CAV, ha rafforzato la rete antiviolenza del territorio con il supporto del Capitano di Compagnia di Gallipoli Beatrice Casamassa, del Comando dei Carabinieri di Galatina capitanato da Riccardo Musardo e con la dr.ssa Eliana Martella Dirigente del Commissariato di Galatina, subentrata al Dr.  Giovanni Bono, e con la quale prosegue l’interazione e la collaborazione con il CAV.

Sempre in prima fila a combattere i reati di violenza di genere, le Istituzioni sul territorio svolgono un compito difficile, sostenuti brillantemente dagli operatori dei Carabinieri e dagli Ispettori di Polizia con i quali il servizio si interfaccia.

L’agenda istituzionale del CAV Malala nel 2021 continua ad essere densa di impegni e di stimolanti progettualità, orientate a rendere sempre più agile il complesso percorso che le donne ed i figli vittime di violenza, sono costrette a intraprendere per abbandonare una relazione affettiva disfunzionale e malata e dare spazio ad una nuova vita. Inoltre promuove interventi di prevenzione, formazione e sensibilizzazione intervenendo attivamente per il cambiamento della cultura e delle convenzioni sociali che sono alla base della violenza maschile contro le donne.

Negli ultimi anni – conclude la coordinatrice CAV Malala ATS Galatina – si è finalmente rotto il silenzio che ha negato per lungo tempo l’esistenza di questo problema strutturale nella nostra società. Nonostante tutto, però, la narrazione della violenza è ancora permeata da distorsioni e strumentalizzazioni.

Questo è un tempo in cui non dobbiamo in alcun modo sottrarci ad una attenta riflessione su ciò che accade e prendere sempre più coscienza delle discriminazioni che attraversano la vita delle donne in tutti i contesti relazionali e di lavoro. Anche se non esiste una soluzione facile, insieme possiamo fare la nostra parte”.

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