Disturbi comportamento alimentare, attivato un centro ponte a San Cesario di Lecce

Disturbi comportamento alimentare, attivato un centro ponte a San Cesario di Lecce

13 Luglio 2021 0 Di Redazione

“Finalmente un centro di ricovero per i casi gravi di disturbi del comportamento alimentare a Lecce. L’avevamo chiesto e sollecitato, sollevando il problema della carenza a livello regionale di queste strutture residenziali. Nessun centro in Puglia e nessuna assistenza specifica per i tanti pazienti, spesso poco più che bambini, che si consumano giorno dopo giorno, nella mente e nel corpo” – dichiara il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS.

“Avevo anche chiesto di dar seguito alla attivazione di un centro a Lecce, dove operano da anni professionisti straordinari, e in Commissione Sanità l’assessore Lopalco ci ha garantito l’attivazione di un centro ponte, con 12-14 posti letto nell’ospedale di San Cesario, in attesa che venga completata la ristrutturazione del centro già in programma all’ex Vito Fazzi di Lecce. Percorso chiaro e tempi certi che ci confortano e che verificheremo a settembre – aggiunge Pagliaro. Per i pazienti che soffrono di anoressia, bulimia ed altre patologie legate al cibo, e per le loro famiglie stremate da questa malattia terribile, si apre uno spiraglio di luce che porrà fine alla fatica dei viaggi della speranza fuori regione. Ed è una buona notizia anche per casse della Regione, con un risparmio importante dei costi di mobilità passiva. L’equipe della dottoressa Renna, persona eccezionale punto di riferimento per i pazienti e i loro cari, che già da lungo tempo si occupa di disturbi alimentari patologici con grande competenza e umanità, potrà finalmente seguire i casi più gravi sul territorio. La soluzione delineata dall’assessore Lopalco prevede un percorso di sperimentazione per velocizzare le procedure autorizzative e superare il collo di bottiglia dell’adeguamento strutturale degli spazi destinati nel vecchio Fazzi, nel Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Lecce. Siamo felici che si sia trovata una via breve per dare risposta immediata a questo specifico bisogno di salute, mettendo a frutto le professionalità già operative da anni a Lecce e consentendo la presa in carico di pazienti che finora erano destinati a lunghi e costosi viaggi e ricoveri al centro nord, lontano da casa e dagli affetti. Ora saremo vigili e solleciteremo il completamento della struttura definitiva a Lecce, visto che mancano solo arredi, ascensore e piccoli adeguamenti. Recuperare il tempo perso è importante e necessario”.

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