Donate tre poltrone per l’allattamento al Nido del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce

Donate tre poltrone per l’allattamento al Nido del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce

20 Settembre 2022 0 Di Redazione

Si è tenuta ieri mattina la cerimonia di consegna di tre poltrone per l’allattamento al Nido del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce. La donazione è un’iniziativa dell’Associazione Cuore e mani aperte OdV – un ente del Terzo Settore che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al cappellano, Don Gianni Mattia, che ne è anche fondatore e presidente – e del Centro Sportivo Kick Off di Cavallino

L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è da sempre particolarmente attenta al tema della umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri e non è nuova a donazioni di questo tipo. Ha, infatti, stretto un prolifico dialogo con le varie direzioni e in particolare con quelle delle Unità operative del Fazzi, riuscendo in questo modo a cogliere le esigenze, in termini di strumentazioni medicali, dei reparti, in particolar modo quando queste possono favorire la diagnosi, facilitare il lavoro dei sanitari o rendere l’ambiente ospedaliero più “umano” e meno freddo, esercitando, in tal modo, un effetto distensivo sulla psiche del paziente.

Il centro Sportivo Kick Off di Cavallino, dotato di strutture moderne dove praticare il proprio sport preferito e godere di momenti di relax con famiglia e amici, non è alla sua prima collaborazione con l’associazione presieduta da Don Gianni. Infatti, già in precedenti occasioni ha mostrato la propria vicinanza alle iniziative poste in essere dall’Ente del Terzo Settore, in particolare sostenendo i viaggi della ambulanza pediatrica, denominata Bimbulanza, che gratuitamente trasporta minori dalle nostre zone verso i maggiori centri d’eccellenza d’Italia dove poter trovare cure più adeguate alle loro patologie. D’altra parte i valori dello sport non sono così lontani dal valore della solidarietà, infatti lo sport è vita e sa dar valore alla vita quando si riveste di solidarietà, quando diventa opportunità, inclusione, sfida con sé stessi e per gli altri.

Alla cerimonia di questa mattina erano presenti, la dottoressa Eugenia Carluccio della Direzione Sanitaria del Presidio ospedaliero, il presidente di Cuore e mani aperte OdV, don Gianni Mattia, la coordinatrice infermieristica del reparto Gianpalma Gravili e il direttore responsabile facente funzioni della Neonatologia dottor Adriano Bove che con una lettera ha sentitamente ringraziato a nome delle mamme, dei loro piccoli e dell’intero reparto.

“Dicono che una donna diventi madre nel momento esatto in cui sente il primo vagito del proprio figlio. Questo però lo dicono gli uomini e i libri. Il cuore di una donna sa di essere madre nel momento esatto in cui immagina il volto del proprio bambino e sente il battito del suo cuore – sono le parole con cui Don Gianni Mattia ha presentato l’iniziativa -. Una donna si riscopre madre nel momento esatto in cui sa che dentro di sé cresce una vita ed è quella vita a renderla madre, quell’amore che l’avvolge proteggendola. Una donna quando porta dentro di sé il frutto del suo essere madre protegge il suo amore più grande e quando lo offre al mondo consapevole che un giorno dovrà lasciarlo andare, quello rappresenta il primo atto di fiducia verso sé stessa come madre, verso il mondo come dimora e verso il suo stesso bambino o bambina che in esso lascerà la sua impronta. Abbiamo visto tante donne diventare madri e abbiamo scelto con dolcezza di offrire loro un posto dove poter sentire quel legame speciale che si sviluppa quando occhi negli occhi e con una manina posata sul cuore, il nutrimento diventa vita. Il seno di una donna è come un albero della vita con tante ramificazioni che trasportano nutrimento, protezione e amore. Non c’è nulla di più bello di un bambino attaccato al seno di sua madre, di un bambino che ricambia lo sguardo innamorato di chi attraverso di lui nasce e rinasce. Oggi doniamo queste tre poltrone per l’allattamento al Nido del Fazzi e continuo a pensare che anche la simbologia numerica sia un messaggio di fede e amore. Il numero perfetto, quel numero che rappresenta il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ci rendiamo speranza, ci rendiamo amore, ci rendiamo futuro attraverso la speranza, l’amore e il sognare il futuro di chi da sempre ci sostiene e crede in noi”.

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