Sostegno bipartisan dei parlamentari europei per la deroga bis PSR Puglia

Sostegno bipartisan dei parlamentari europei per la deroga bis PSR Puglia

5 Gennaio 2021 0 Di Redazione

Serve un impegno bipartisan dei parlamentari pugliesi in Europa per sostenere la richiesta di deroga bis che avanzerà la Regione Puglia al principio del disimpegno automatico delle risorse del PSR Puglia per non perdere 95,6 milioni di euro di risorse comunitarie che con il cofinanziamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze superano i 158 milioni di euro. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che chiede un pressing serrato dei deputati pugliesi al Parlamento Europeo per non perdere fondi europei preziosi per lo sviluppo rurale che la Puglia rischia di restituire all’UE, a causa delle difficoltà nell’utilizzarli e farli arrivare alle aziende agricole strette in questo momento nella morsa della crisi causata dall’emergenza Coronovirus.

“La Puglia è l’unica Regione d’Italia a non aver speso tutte le risorse del PSR a disposizione entro il 31 dicembre 2020. Restituire anche un solo euro a Bruxelles sarebbe in questo momento inaccettabile, considerato lo scenario di crisi aggravato dall’emergenza Covid, un inequivocabile segnale di inadeguatezza e un danno per i nostri agricoltori, che legittimamente aspirano con queste risorse ad investire e a lavorare in agricoltura”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Ad oggi risultano erogati solo 636 milioni di euro rispetto al complessivo di 1,6 miliardi di euro, con la burocrazia e gli errori di programmazione che hanno rubato tempo e risorse al lavoro e agli investimenti delle aziende agricole e ha impedito con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso dell’80% dei giovani nell’attività di impresa.

“La Puglia chiederà una deroga alla Commissione Europea per il secondo anno consecutivo, perché già l’anno scorso non aveva speso tutte le risorse, ben 82 milioni di risorse FEASR pari a 142 milioni complessivi di risorse pubbliche”, insiste il presidente Muraglia, sottolineando che “la Regione Puglia sta avviando la procedura con Bruxelles per scongiurare il disimpegno automatico e restituire le risorse, decisione sulla quale la Commissione Ue dovrà compiere proprie valutazioni di merito, godendo di evidenti margini di discrezionalità. La Puglia ha speso solo il 41,7% delle risorse del Psr con un livello di spesa di molto inferiore alla media nazionale che si attesta su oltre il 50% e del 62% della spesa a livello comunitario. E’ mancata finora una strategia chiara per uscire dal pantano dei ricorsi e risolvere le criticità di attuazione con la beffa subita dagli imprenditori agricoli che non hanno potuto investire ed il fallimento sul fronte dello storico ritorno alla terra che ha portato a finanziare solo il 20% delle domande presentate dai giovani under 40. Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese che perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel Mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani. Così come appare illogico proibire ai giovani in graduatoria – insiste il presidente Muraglia – di cambiare l’investimento, a parità di performance economica, senza considerare che lo scenario è evidentemente cambiato a 4 anni dalla pubblicazione del bando, tempi biblici che hanno mutato le stesse esigenze dei giovani che devono insediarsi”.

Per Coldiretti Puglia è essenziale procedere con tutte le verifiche utili prima della pubblicazione della futura graduatoria degli investimenti 4.1A per non incorrere negli stessi limiti oggettivi riscontrati nella graduatoria dei giovani, per spendere le risorse in modo fluido e senza ulteriori intoppi, scongiurando di far perdere ulteriori risorse vitali all’agricoltura pugliese.

“Anche questa volta, come sempre, offriremo il massimo della collaborazione per individuare le soluzioni più appropriate – conclude il presidente Muraglia – per uscire da una situazione preoccupante, ma ancora noi crediamo recuperabile. Il rischio di non utilizzare le risorse va assolutamente scongiurato, soprattutto oggi alla luce della sofferenze che la filiera agroalimentare sta vivendo in questa lunga contingenza pandemica. Dall’analisi dei dati sullo stato di attuazione del Psr Puglia 2014-2020 emergono forti criticità, perché la Regione Puglia è tra le regioni italiane che dispone di maggiori risorse PSR ed è l’ultima nella spesa delle risorse pubbliche”.

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