Tante presentazioni di romanzi e saggi con ospiti illustri alla rassegna “Agostiniani Libri”

Tante presentazioni di romanzi e saggi con ospiti illustri alla rassegna “Agostiniani Libri”

1 Settembre 2023 0 Di Redazione

Igiaba Scego, Nando Dalla Chiesa, Gabriella Genisi, Sapo Matteucci, Alessio Torino, Giulia Maria Falzea sono alcuni degli ospiti degli appuntamenti di settembre che concludono la terza edizione di “Agostiniani Libri”. Per tutta l’estate la rassegna letteraria del Comune di Lecce, in collaborazione con Diffondiamo idee di valore, Conversazioni sul futuro e altre associazioni, librerie e realtà attive sul territorio, che rientra nel cartellone di Lecceinscena, ha accolto e continuerà a proporre nel Complesso degli Agostiniani (tra il chiostro e il giardino della Biblioteca Ognibene), una serie di incontri e presentazioni di saggi e romanzi con autori e autrici pugliesi e nazionali.

Dopo aver ospitato Chiara Valerio, Francesca Giannone, Alessandro Paolucci (noto come “Dio” sui social), Giancarlo Viesti, Daniele Rielli, Diana Ligorio, Leonardo Palmisano, Mauro Favale, la rassegna “Io non l’ho interrotta”, una serata dedicata al Premio Strega e tanti altri, questa sera, ore 19:30, Agostiniani Libri riprenderà con la presentazione di “Cassandra a Mogadiscio” di Igiaba Scego, romanzo pubblicato da Bompiani e selezionato nella dozzina del Premio Strega 2023. Nel Chiostro degli Agostiniani l’autrice dialogherà con Loredana De Vitis (giornalista e scrittrice) e Simona Cleopazzo (scrittrice ed editrice).

In questo minitour pugliese, sabato 2 settembre (ore 19:30) la scrittrice sarà, poi, con Giulia Murolo in Piazza Principe di Napoli a Molfetta per un Fuori Cartellone della rassegna Conversazioni dal mare Autunno, organizzato da Artemia in collaborazione con Vecchie Segherie Mastrototaro ed Erbavoglio Bistrot. Scrittrice, ricercatrice e collaboratrice di numerose testate, figlia di Ali Omar Scego, primo governatore di Mogadiscio, ambasciatore e ministro delle finanze emigrato in Italia all’indomani del colpo di Stato del 1969, Igiaba nel suo romanzo racconta l’amarezza per le ingiustizie perpetrate e le grida di dolore inascoltate. L’autrice sceglie di fare della propria vista appannata una lente benevola sul mondo, scrivendo un libro sul nostro passato e il nostro presente, che celebra la fratellanza, la possibilità del perdono, della cura e della pace. A Roma, il 31 dicembre 1990, una sedicenne si prepara per la sua prima festa di Capodanno: indossa un maglione preso alla Caritas, ha truccato in modo maldestro la sua pelle scura, ma è una ragazza fiera e immagina il nuovo anno carico di promesse. Non sa che proprio quella sera si compirà per lei il destino che grava su tutta la sua famiglia: mentre la televisione racconta della guerra civile scoppiata in Somalia, il Jirro scivola dentro il suo animo per non abbandonarlo mai più. Jirro è una delle molte parole somale che incontriamo in questo libro: è la malattia del trauma, dello sradicamento, un male che abita tutti coloro che vivono una diaspora. Igiaba Scego mescola la lingua italiana con le sonorità di quella somala per intessere queste pagine che sono al tempo stesso una lettera a una giovane nipote, un resoconto storico, una genealogia familiare, un laboratorio alchemico nel quale la sofferenza si trasforma in speranza grazie al potere delle parole. Nata a Roma nel 1974, collabora con “La Lettura – Corriere della Sera” e “Internazionale”. Tra i suoi libri: “Pecore nere”, scritto insieme a Gabriella “Roma negata” (con Rino Bianchi, Ediesse 2014), “La linea del colore” (Bompiani 2020, Premio Napoli), “Figli dello stesso cielo” (Piemme 2021) e l’antologia “Africana. Raccontare il continente al di là degli stereotipi”, curato insieme a Chiara Piaggio (Feltrinelli 2021). Le sue opere sono tradotte in molte lingue.

 

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