Censimento da record: 311 specialità a tavola made in Puglia

Censimento da record: 311 specialità a tavola made in Puglia

19 Novembre 2021 0 Di Redazione

Sono ben 311 le specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio regionale nel 2021 in Puglia salvati dalla pandemia grazie agli agricoltori per sostenere la rinascita del Paese. E’ quanto emerge dal nuovo censimento delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma.

Ai raggi X tutti i diversi tipi di pane, pasta, formaggi, salumi, conserve, frutta e verdura, dolci e liquori tradizionali che compongono il patrimonio enogastronomico nazionale, classificati per regione e tipologia, con gli esempi più curiosi, più rari, più antichi, più ricchi di proprietà salutistiche nella più ampia esposizione della variegata offerta territoriale mai realizzata prima.

Grazie all’opera di intere generazioni di agricoltori sono state salvate eroicamente  – spiega Coldiretti Puglia – le ostie ripiene, divenute il gioiello della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo, un ottimo croccante realizzato con mandorle e miele, un dolce che pare sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Ha radici antiche anche la muscisca, nata in montagna ha forti legami sia con la tradizione contadina che con la pastorizia, strisce di carne secca o fresca da consumarsi crude o alla brace, così come a Galatina sono stati preservati gli africani, biscotti a base di tuorli d’uovo e zucchero, la cui prima ricetta scritta risale al 1778. Il pane di Laterza era riservato solo ai più ricchi, fatto in casa, in un forno in contrada Fornaci attivo fino al 1700 ad uso esclusivo di un signore feudale, con le pagnotte che venivano identificate e marchiate con le iniziali del capofamiglia o con un simbolo come una nocella, una noce o un ramoscello di lentisco. Dei lampascioni – aggiunge Coldiretti Puglia – parlava anche Plinio nel suo Naturalis Historia: ”I bulbi di Megara stimolano al massimo grado il desiderio amoroso”, con i Romani che offrivano lampascioni nei pranzi nuziali come cibo augurale per i poteri afrodisiaci, una tradizione che vuole il prelibato e ricercato bulbo tipico della terra di Puglia.

L’agricoltura pugliese è leader per valore aggiunto – riferisce Coldiretti Puglia – ma anche per la leadership indiscussa nella qualità alimentare con 311 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 10 prodotti DOP, 29 vini DOC e 6 IGP ed è la seconda regione più bio d’Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, una incidenza del 20% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia – sono aumentati i consumi familiari di alimenti biologici, ma è anche una regione da primato per la biodiversità, promossa dalla rete di vendita diretta degli agricoltori più estesa grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha sempre continuato a garantire prodotti sani, genuini e a chilometro zero alla popolazione.

Per quanto riguarda le varie categorie si tratta di 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia,  9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.

Si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale con il turismo enogastronomico che è divenuto il traino dello sviluppo economico della Puglia – conclude Coldiretti Puglia – con il primato dei prodotti tradizionali che si aggiunge a quello dei prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciuti dall’Unione europea, con la Dop e IG Economy pugliese che vale oltre 439 milioni di euro.

 

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