“Cumpanaggiu. Il pane e il resto”. Terza tappa dell’educational tour “Terre di Cerrate”

“Cumpanaggiu. Il pane e il resto”. Terza tappa dell’educational tour “Terre di Cerrate”

5 Novembre 2021 0 Di Redazione

Il pane e… l’olio. È dedicata all’olivocultura e all’olio Extravergine d’oliva, la terza tappa dell’educational tour organizzato nell’ambito di “Terre di Cerrate”, il progetto di valorizzazione e tutela del territorio dell’agro di Santa Maria di Cerrate. Il settore è in forte ripresa e l’olio d’oliva è un’identità produttiva della Rete d’Imprese  che ha avviato un programma di produzione a marchio unico.

Sabato 6 novembre, alle 11 (ingresso gratuito – con prenotazione obbligatoria), a Squinzano, alla “Masseria Ogliarola” va in scena “Cumpanaggiu. Il pane e il resto”, lo spettacolo di Koreja scritto da Paolo Pagliani e Salvatore Tramacere con la regia di Salvatore Tramacere, con Giorgia Cocozza, Carlo Durante, Maria Rosaria Ponzetta, Andelka Vulic e la partecipazione straordinaria di Paolo Pagliani.

Uno spettacolo che racconta la filosofia di un territorio attraverso i sui prodotti tipici, commestibili e non, a partire dal pane, personaggio centrale. Accompagnati da due aspiranti fornai-attori, una guida, un pedagogo fornaio in pensione e una traduttrice simultanea, gli spettatori vengono coinvolti attivamente in un percorso multisensoriale.

Le forme che il pane assume e gli ingredienti con cui è preparato rivelano i caratteri fondamentali di una terra: la geologia, l’orografia, il clima e la storia. Il pane pugliese è di grano duro, plasmato in grosse forme. Per conoscerlo bisogna toccarne la consistenza e assaggiare i suoi ingredienti: la farina, l’acqua con cui è impastato, il sale che lo insaporisce. E poi, c’è il companatico, il cumpanaggiu. Gli spettatori assistiti da una “mediatrice gastro-culturale” procedono all’assaggio. Il dialogo tra il pane pugliese e il suo companatico avviene sia nella bocca che nella mente degli spettatori. Il Salento e la Puglia sono anche un viaggio, un paesaggio che da cartolina di bellezza ancestrale diventa desolazione di ulivi morti: un luogo da reinventare e rinverdire, ricreando, con il rispetto della diversità della natura, una nuova armonia.

Subito dopo lo spettacolo è prevista la degustazione dell’olio nuovo del frantoio “Azienda agricola Taurino”. La mattinata ha inizio alle 9.30, con una visita guidata all’abbazia di Santa Maria di Cerrate, bene in custodia del FAI, gioiello di architettura romanica, complesso ricco di storia, arte e cultura salentina unica nel suo genere.

“Terre di Cerrate” è il progetto di valorizzazione e tutela del territorio dell’agro di Santa Maria di Cerrate su iniziativa di una rete di imprese, che abbraccia le terre comprese tra Lecce, Squinzano, Trepuzzi e Surbo, a cavallo tra le province di Lecce e Brindisi che si estende sino all’Adriatico.

L’area comprende 12 masserie fortificate, 6 agriturismi, 10 ciclo-itinerari, 3 frantoi, 3 musei (Museo di Cerrate, Museo del vino di Squinzano e Museo della Masseria “La Badessa”), 3 camminovie millenarie: Via Francigena, Via Traiana e Via Li Carli, da Squinzano a Casalabate), 5 aree boschive (Virgili, Cerrate, Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio, Case Bianche e bosco urbano di Trepuzzi), testimonianze secolari dell’estesa area boschiva attorno all’abbazia di Santa Maria di Cerrate, cuore pulsante del territorio.

 

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