Magazzini pieni di prodotto straniero. Stop alle speculazioni sui prezzi dell’EVO

Magazzini pieni di prodotto straniero. Stop alle speculazioni sui prezzi dell’EVO

20 Novembre 2021 0 Di Redazione

Stop alle speculazioni che deprimono i prezzi dell’olio extravergine pugliese proprio quando sotto la spinta salutista determinata dall’emergenza Covid i consumi di olio delle famiglie sono in crescita sull’onda del successo della Dieta Mediterranea, proclamata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco, con più di 8 italiani su 10 (82%) che cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, per cui è necessario vigilare sugli acquisti per evitare che venga spacciato come pugliese il prodotto importato di minore qualità, con i magazzini in Puglia pieni di 14mila tonnellate di olio comunitario e quasi 1000 tonnellate di olio extracomunitario, secondo i dati del report Frantoio Italia redatto dall’organismo di controllo ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole.

“Non possiamo consentire che ci siano pesanti ripercussioni sugli operatori seri della filiera, agricoltori e frantoiani,  che rischiano di vedere non remunerato il valore del nostro pregiato EVO di qualità. Coldiretti Puglia vigilerà affinché vengano stanate e perseguite eventuali speculazioni, sostenendo tutte le necessarie azioni di contrasto messe in campo dagli organismi di controllo e dalle forze dell’ordine, a partire proprio dall’Ispettorato Centrale della Repressione Frodi”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. L’andamento dei prezzi di olive e olio è inaccettabile, l’ennesimo colpo alla liquidità delle imprese, per cui Coldiretti chiede alla Regione Puglia sostegni mirati allo stoccaggio privato dell’olio, attivando anche rapporti tempestivi con l’ABI per fare in modo che le banche intervengano con tassi agevolati, in modo da dare respiro agli olivicoltori e ai frantoiani. Determinante che nel dibattito nazionale sulla PAC e il PSR la Regione Puglia si imponga – aggiunge Coldiretti Puglia – affinché vengano destinati importanti sostegni all’olivicoltura, anche in vista della perdita dei titoli storici.

Ad influenzare la stagione olearia l’assenza di piogge e la siccità che ha colpito il polmone olivicolo del Paese, la Puglia, regione – aggiunge Coldiretti Puglia – che produce la metà del prodotto italiano, dove sono raddoppiati i costi di produzione, come quello per irrigare. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti Puglia – si abbatte ulteriormente sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dal vetro per le bottiglie di olio fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti.

Serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali, grazie alla direttiva comunitaria recepita dal Consiglio dei Ministri, un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato.

In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se – denuncia la Coldiretti regionale – sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti regionale – è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – aggiunge Coldiretti Puglia – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa. Tra i prodotti alimentari venduti in offerta più frequentemente ci sono quelli simbolo della dieta mediterranea che non possono mancare sulle tavole degli italiani e hanno un effetto calamita sui clienti a partire proprio dall’olio di oliva.

A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – conclude Coldiretti Puglia – in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva.

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