Xylella, Gabellone (FdI): “Quale futuro per l’olivicoltura salentina? Alcune proposte”

Xylella, Gabellone (FdI): “Quale futuro per l’olivicoltura salentina? Alcune proposte”

14 Giugno 2021 0 Di Redazione

“In Commissione regionale Agricoltura, ieri, abbiamo fatto il punto sulla situazione e le azioni di contenimento del batterio Xylella che rischia di travolgere non solo il Salento ma tutta la Puglia. Si è parlato di milioni di piante di ulivo da sostituire ed altrettante da eradicare, e sul futuro dell’olivicoltura” – dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Gabellone.
“Il piano di azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa sul territorio pugliese per il 2021 riguarda tutto il territorio che può ancora essere infettato dal batterio – aggiunge Gabellone – ma se da un lato, è condivisibile l’attenzione riservata a questo aspetto dall’altro, ho chiesto all’assessore Pentassuglia che contestualmente si vada a monitorare quanto sta accadendo in Salento, ove è partito uno straordinario intervento di piano di eradicazione e reimpianto sulle due specie di favolosa e leccino. Nelle campagne salentini colpite dal batterio l’olivicoltura presenta un continuo ampliamento della superficie infetta e un corrispondente calo produttivo, ma è ancora possibile invertire la rotta e ripartire con la razionalizzazione degli impianti sani e la realizzazione di nuovi impianti utilizzando varietà tolleranti al batterio.
In tale drammatico scenario, il batterio Xylella fastidiosa può al tempo stesso rappresentare un’occasione per ripensare l’agroecosistema. Ovvero, individuare varietà resistenti nel medio-lungo periodo è uno strumento indispensabile per il futuro dell’olivicoltura salentina, al contempo, evitando una nuova condizione monoculturale di qualsivoglia specie e varietà. Ormai, dobbiamo guardare oltre il flagello provocato dalla Xylella per capire cosa fare nel nostro Salento.
Possiamo lasciare che il processo di espianto e reimpianto avvenga spontaneamente oppure è possibile prevedere una programmazione regionale che faccia sistema con il nostro turismo ed enogastronomia? Nell’ambito dell’invocata programmazione regionale è possibile individuare delle misure e strumenti per sostenere i frantoi che in questo periodo storico vivono una grande difficoltà stante l’assenza di olio? Sono interrogativi che meritano una risposta il più possibile condivisa tra le parti politiche, le organizzazioni di categoria e gli agricoltori”.

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