All’Università Popolare di Galatina la presentazione del libro “Invasione di campo”

All’Università Popolare di Galatina la presentazione del libro “Invasione di campo”

10 Novembre 2021 0 Di Redazione

Nell’ambito della programmazione del corrente anno accademico dell’Università Popolare “Aldo Vallone”, un ciclo è dedicato a “Calcio che passione!”: una serie di incontri saranno infatti rivolti al pianeta calcio, affrontato in diverse sfaccettature.

Il primo appuntamento prevede oggi, alle ore 18:00, nella Sala Convegni dell’ex Convento delle Clarisse, la presentazione del libro “Invasione di campo – il gioco del calcio nel linguaggio e nel racconto della politica” di Pierpaolo Lala e Rocco Luigi Nichil, con prefazione di Marco Damilano e postfazione di Filippo Ceccarelli, edito da Manni editori.

Pierpaolo Lala è un giornalista e operatore culturale leccese, tra i fondatori della Cooperativa CoolClub, si occupa di comunicazione e organizzazione di eventi e festival, ha dato vita alle rassegne di incontri “Io non l’ho interrotta” e “Conversazioni sul futuro”.

Rocco Luigi Nichil è ricercatore di Linguistica italiana presso l’Università del Salento. Scrive di sport e lingua per il sito Treccani. È autore del volume “Il secolo dei palloni” (Éditions de Linguistique et Philologie 2018).

Dalla loro collaborazione è nato un denso saggio che coniuga narrazione, storia politica e calcistica e fine analisi linguistica al fine di definire gli intrecci, attraverso una attenta analisi storica della vita politica italiana, tra il calcio e la politica: “il calcio diventa man mano un elemento essenziale nella vita degli italiani, e anche la politica e il suo racconto iniziano ad adeguarsi, inserendo parole ed espressioni provenienti dal campo di gioco”. (pag.40)

Nel risvolto di copertina dell’appassionante lavoro editoriale di Lala e Nichil leggiamo che “La lunga storia d’amore tra panchine a bordo campo e aule parlamentari nasce in Italia già tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, muove i primi passi negli anni del fascismo, inizia a correre durante la Prima Repubblica e va a segno con le vittorie sportive e politiche di Berlusconi, arrivando con forza immutata fino ai giorni nostri. Era dunque inevitabile che la lingua della politica fosse contagiata da slogan e metafore provenienti dal mondo del pallone, sia nel gergo dei parlamentari che in quello giornalistico, nei discorsi ufficiali come sui manifesti elettorali. Certo, i vari assist, pressing e zona Cesarini hanno avuto fortuna anche nella lingua comune; così il lessico immediatamente comprensibile e con il quale gli italiani hanno grande confidenza è stato scelto per rendere familiari alcuni volti, e alcune discese in campo. Il caso più celebre è sicuramente quello del Cavaliere, ma la connessione tra politica e calcio in Italia è antica, e non conosce cartellino rosso”.

L’evento, a cui si accederà liberamente con green pass, sarà introdotto dalla presidente prof.ssa Beatrice Stasi: dialogherà con gli autori il consigliere prof. Mario Graziuso, curatore del ciclo “Calcio che passione!”, che nella serata presenterà anche i temi delle prossime iniziative.

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