Coldiretti Puglia: “Il caldo e il clima pazzo hanno tagliato i raccolti di frutta”

Coldiretti Puglia: “Il caldo e il clima pazzo hanno tagliato i raccolti di frutta”

22 Agosto 2021 0 Di Redazione

L’agosto bollente ha cambiato i consumi degli italiani con il record della frutta e verdura portata a tavola che negli ultimi quindici giorni è aumentato del 25% rispetto al periodo precedente. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia in riferimento all’impatto sugli acquisti dell’ondata di grande caldo che ha investito la Puglia sulla base delle indicazioni dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

“La morsa di caldo ha cambiato la spesa e spinge a portare in tavola cibi freschi genuini e dietetici che dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

A tenere alti i consumi – continua la Coldiretti regionale – è anche la riapertura delle attività di ristorazione con l’affermarsi di smoothies, frullati e centrifugati consumati alla disponibilità di nuove tecnologie, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli.

Per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il prodotto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti “brutti ma buoni”.

L’andamento positivo dei consumi oltre che dai cambiamenti climatici è spinto anche – sostiene la Coldiretti regionale – dalla svolta green nell’alimentazione impressa dall’emergenza Covid con una crescente attenzione al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici.

Albicocche, pesche e nettarine ma anche meloni ed angurie e pere e mele – sottolinea la Coldiretti Puglia – aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine. Frutta e verdura – spiega la Coldiretti regionale – sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile. Con gli stili di vita più salutistici – continua la Coldiretti – si affermano anche nuove modalità di consumo favorite anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli, a casa, o in spiaggia.

Una opportunità resa possibile dal fatto che la Puglia è prima nella classifica nazionale per le ciliegie e l’uva da tavola, ma anche per le pesche, le angurie e le albicocche, duramente colpiti dall’andamento climatico che ha praticamente dimezzato i raccolti regionali. L’andamento climatico Il caldo e la siccità hanno tagliato di oltre il 25% il raccolto nazionale di cocomeri con i frutti bruciati in Puglia. E’ peraltro appena iniziata la raccolta delle mele con cali fino al 30% rispetto allo scorso anno a causa di maltempo e gelate primaverili che hanno fatto scendere la produzione a 4,5 milioni di chili nel 2021 per quello che è il frutto più consumato a livello nazionale, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Prognosfruit.

Per garantirsi prodotti freschi e di qualità ma anche per sostenere il sistema produttivo nazionale duramente colpito dal caldo e dalla siccità per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è quello di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.

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